Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

venerdì 8 aprile 2022

Plasmare i pensieri del volgo

Plasmare i pensieri del volgo

L'avvento della cultura volgare
Modelli di pensiero e forme di organizzazione sociale
plasmate dai mezzi di comunicazione


Ci sono due modi per spegnere lo spirito di una civiltà :
nel primo - quello orwelliano - la cultura diventa una prigione.
Nel secondo - quello huxleiano - diventa una farsa.

( Fiera del Libro di Francoforte 1984 )

👀
E se la vera distopia fosse invece un'altra ?

Aspettavamo tutti il 1984. Venne, ma la profezia non si avverò;
gli americani più riflessivi tirarono un sospiro di sollievo
congratulandosi per lo scampato pericolo. La democrazia aveva resistito.
Altrove nel mondo forse c’è stato il terrore; a noi furono risparmiati gli incubi di Orwell.
Nella visione di Huxley la gente sarà felice di essere oppressa
e adorerà la tecnologia che libera dalla fatica di pensare.
Orwell temeva che i libri sarebbero stati banditi;
Huxley, non che i libri fossero vietati, ma che non ci fosse più nessuno desideroso di leggerli.
Orwell temeva coloro che ci avrebbero privato delle informazioni;
Huxley, quelli che ce ne avrebbero date troppe, fino a ridurci alla passività e all’egoismo.
Orwell temeva che la nostra sarebbe stata una civiltà di schiavi;
Huxley, che sarebbe stata una cultura cafonesca, ricca solo di sensazioni e bambinate.
[...]
Nella profezia di Huxley
non c’è un Grande Fratello che, per sua scelta, guarda verso di noi.
Siamo noi, per nostra scelta, a guardare verso di lui.
Non c’è bisogno di carcerieri, cancelli, telecamere.
Quando una popolazione è distratta da banalità
quando la vita culturale è diventata un eterno circo di divertimenti
quando ogni serio discorso pubblico si trasforma in un balbettio infantile
quando un intero popolo si trasforma in spettatore e ogni pubblico affare in una commedia
allora la nazione è in pericolo : la morte della cultura è chiaramente una possibilità.
. . .
- Neil Postman -

👇
Il mondo prefigurato da Orwell
 è più facile da riconoscere e contrastare rispetto a quello di Huxley.
Quello dove la nostra cultura 
ci ha condotto ad una realtà più terribile di qualsiasi dittatura :
dove alla strategia della tensione si è sostituita quella della finzione.
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. . .
... tutto nel nostro passato
ci ha preparato a conoscere e resistere a una prigione
quando i cancelli iniziano a chiudersi intorno a noi.
Ma che succede se non si odono grida d’angoscia ?
Chi è disposto a prendere le armi contro un mare di divertimenti
? ”

Dov'é dunque la scelta
 

se amiamo la nostra stessa schiavitù ?

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E da voi duci gloriosi e magni
Pietade il vulgo apprenda, e vi accompagni.

- Torquato Tasso -
Gerusalemme liberata - Canto XI - 2

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