Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

martedì 3 maggio 2022

Spettatori attoniti

Spettatori attoniti

Sul maggiore quotidiano italiano si discute con assoluta levità
( e senza che tra giornalisti o lettori suoni alcun campanello di allarme )
se sia accettabile ammettere nei dibattiti pubblici i “ dissidenti
ovvero se sia tollerabile
l’esistenza di persone che professano tesi diverse da quelle imposte.
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Nelle altre pagine dei giornali e in televisione, il conflitto ucraino
viene discusso con la medesima profondità di analisi
con cui si commenta un derby calcistico
( per chi tifate voi ? )
mentre quelli che vogliono apparire più intellettualmente evoluti
pongono la questione nei termini etici di una scuola dell’infanzia
( chi ha ragione, chi ha torto ? Eh, ma ha cominciato lui ! )
come se le guerre si potessero analizzare col mutevole metro della morale
o, per meglio dire, col righello sbeccato di uno scolaretto elementare.

A un livello intermedio
si pongono coloro che equiparano uno scontro armato tra entità statuali
a una rissa di strada o a un tentativo di stupro
- ma non stupisce - perché in genere
sono le stesse persone che hanno rappresentato l’imposizione generalizzata
 di un trattamento medico sperimentale
e un lasciapassare interno in termini di “ dovere civico
equiparandoli al rispetto dei semafori e al possesso della patente di guida.

Parallelamente, la Corte Costituzionale
ora presieduta dallo stesso personaggio che trent’anni fa
impose in una notte di luglio il prelievo forzoso sui conti bancari dei cittadini
( lo stato prelevò senza preavviso lo 0,6% di tutte le somme depositate )
e poi introdusse l’imposta comunale sugli immobili, l’ICI
non avendo tempo da perdere con questioni marginali
quali i diritti costituzionali sospesi da due anni
affronta l’urgentissimo problema dei cognomi
decidendo per una soluzione che finalmente renderà l’Italia
più simile a un disperato paese sudamericano anche sotto il profilo anagrafico.

Nel frattempo un governo tecnico
di quelli che una volta servivano a gestire l’ordinaria amministrazione
- in attesa delle ferie estive -
guidato da un mediocre sicario in fusione perfetta tra potere esecutivo e legislativo
decide autocraticamente il coinvolgimento nazionale in un conflitto
tra soggetti che non appartengono né alla NATO né all’Unione Europea.

Dà manforte un signore canuto che, nella fissità dei suoi occhi glauchi
e nella serena lontananza di chi intasca 240.000 euro all’anno
( stipendio mensile di 18.300 euro su tredici mensilità )
annuncia per tutti gli altri la necessità di fare “ sacrifici
tra i quali vi sono la rinuncia a lussi borghesi quali l’energia elettrica e il cibo.

La già citata Unione Europea
degnamente rappresentata da cotonatissime nobili debosciate
- e attempate virago con criticabili abitudini igieniche -
da un lato chiede agli stati membri di fare a meno del gas russo
dall’altro si scandalizza
se i russi minacciano di negare il gas a quegli stessi stati membri
ai quali la UE chiede di rinunciare al gas russo.

Intanto, su Twitter, i cosiddetti “ liberal
( che stanno alla libertà così come i vari partiti “democratici” stanno alla democrazia )
dopo aver sostenuto per anni che la proprietà dei social era privata
e quindi il proprietario aveva il diritto di fare quel che voleva
si indignano perché il nuovo proprietario
annuncia di voler garantire la libertà di parola a tutti senza censure
sostenendo disinvolti
che la libertà di parola rappresenta una minaccia per la democrazia.

Nelle stesse ore, passando davanti ai pannelli di affissioni mortuarie
sempre più affollate dai volti sorridenti di ventenni, trentenni e quarantenni in salute
stroncati da malori improvvisi
un passeggiatore solitario diretto all’hub vaccinale per la quarta dose
si aggiusta la mascretina sul muso e guarda con ostilità un automobilista
che, da solo nel proprio veicolo
circola a viso scoperto in aperto dispregio del bene collettivo.

A coronare il tutto
prima di stringere la mano ad Harvey, il coniglio invisibile e poi allontanarsi spaesato
il presidente della maggiore potenza occidentale
definisce lucidamente la propria missione in questi termini :
Gfrinpftnkìmh, oh, no, sorry, I mean ioddiohddbift puf sgrfth…
[ scoreggia ]
Well, you know. ”

E Roberto Speranza è ancora ministro della Salute.



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