Diario akashico
Festa di un futuro compleanno
Mentre con lo sguardo scandagliava la penombra di quella sala
- sebbene immerso in un folto gruppo di altri invitati -
si percepiva comunque solo.
Gli occhi sembravano raccogliere soltanto il vuoto di una mancanza.
Si chiese dove potesse essere.
Ma l’interrogativo durò soltanto il tempo di un battito di ciglia.
La notò nel fondo del grande locale
fasciata dallo splendore di un abito attillato e scintillante.
Si fece complice
lo sguardo ricambiato da un sorriso pervenuto.
Mentre si avvicinavano
lo prendeva l’idea di posare per un istante la sua bocca su quelle guance
mentre le labbra frugavano pensieri senza aggiungere ansietà al cuore.
« Eccomi »
« Vuoi confidarti con me per ricordare ? »
Lei annuì facendo con il capo un breve cenno di conferma
… e senza proferire parola …
lo prese per mano conducendolo verso una balconata adiacente
e per cercare un po’ di tranquillità lontani dal brusio della sala
uscirono sul terrazzo
illuminato da una luna che iniziava a tingersi di rosso.
Il racconto di ricordi che lei fece fu triste per entrambi.
Lo sfondo delle luci nel frattempo accese per illuminare il salone
facevano risaltare la sua controllata inquietudine.
E lui ne fu commosso.
Entrambi
desideravano allontanarsi ulteriormente verso il giardino sottostante
nell'ombroso romanticismo offerto dalla folta e colorata vegetazione
... ma rinunciarono ...
non essendo corretto abbandonare la festa a lei dedicata.
Perciò rientrarono
mentre la melodia malinconica e particolare di un pianoforte
li predispose per un abbraccio che sapevano entrambi essere inusuale
per quel ballo.
Non vide più sul suo viso alcuna ombra di amarezza
bensì il segno di un tenero sorriso di gradevole compiacimento.
Poco più tardi
distanziati dalle stringenti richieste di altri invitati verso la
festeggiata
… si ritrovò di nuovo smarrito e solo.
Si accostò nuovamente verso la balconata
… riflettendo su quella assenza.
Gli mancavano i suoi sguardi e i suoi gesti.
Gli mancavano anche i minuti di lei
e iniziava a detestare quel tempo che non scorreva mai.
Finalmente riuniti nuovamente a fine festa
parlarono ancora a lungo finché lui si lasciò andare.
Il tempo di dirle:
“ Sei bellissima ! “
come unica affermazione pronunciabile per rompere emozioni.
Scorse inesorabile quel loro tempo.
L’accompagnò verso casa che non distava molto da quel locale.
Nel salutarsi all’ingresso del giardino fiorito
gli consegnò il suo diario akashico e l'intimo del cuore.
Nei suoi occhi … nel suo sorriso … nel suo animo così gradevole
contemplava già il domani … le mattine seguenti … l’ancora insieme.
Il giorno dopo la baciò.
Al'An
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