Il decalogo del consapevole
Ciascuno ha la propria lente, la propria gradazione.
Qualcuno le lenti non le ha perché vede bene.
Altri sono ciechi e basta.
Ma alcune cose debbono essere assunte come fondamentali :
piccole pietre miliari di consapevolezza senza possibilità di deroga alcuna.
Le peggiori nefandezze sono state usate contro la gente da sempre.
È sempre stato così. Lo è anche oggi in alcune parti del mondo.
Non si capisce perché non possa esserlo anche qui in " Occidente "
Davvero una cravatta fa la differenza ?
È in grado di infiltrare i media, la politica, la dissidenza.
Chi lo nega è un masochista idiota. Bisogna affrontare la realtà, non negarla.
Sa prevedere con ottima approssimazione il comportamento delle masse e indirizzarlo.
È un fatto.
Esiste la psicologia comportamentista, si studia nelle Università.
Esiste l'ingegneria sociale: si studia nelle Università.
Esiste la Sociologia, tanto per dire.
Da essa si ricavano un sacco di informazioni.
Delegare alle macchine la fatica, delegare allo Spettacolo il Pensiero
ha rattrappito l'Uomo che ora non è che pasta insulsa incapace di reazione.
Incapace di Memoria.
Questa è stata una precisa strategia ?
l'Uomo accetta qualsiasi versione dei fatti, qualsiasi appiglio fornitogli dal Potere
pur di non dover prestare alla vita un briciolo di fatica, un briciolo di pensiero.
Il Grande Reset è anche la Grande Sostituzione, l'ultimo tassello nel mosaico della Delega.
A breve l'Uomo non avrà ragion d'essere.
per soffocare ogni possibilità di eversione futura.
Per questo motivo l'accanimento contro di loro è forte e brutale a partire dalle scuole
fucina di obbedienza di Stato per mezzo di rieducazione behaviorista.
cresceranno come derelitti nevrotici pronti a scagliarsi contro il nemico di turno
come un Manchurian Candidate.
Proteggere loro, salvare loro, farli vibrare e vivere pienamente
è una delle più alte e complete forme di lotta.
L'oblio è puntellato di " fatti " e " informazioni " a scadenza
ossia necessari allo scopo per un certo lasso di tempo
poi da dimenticarsi irrimediabilmente perché sostituibili con il loro esatto opposto
ad uso e consumo del Potere.
Ricordare, annotare, smascherare è un dovere di tutti noi.
Chi dimentica è vittima e complice allo stesso modo.
Vuota.
Ma non la Gioia.
La Gioia è significata, piena e potente.
La Gioia radica nell'uomo fondamenta forti, valori inattaccabili :
questo è molto pericoloso per il Potere.
Una popolazione felice, matura e in sintonia non permette al Potere di infettarla.
Dunque esso demolisce per mezzo della paura, delle crisi continue, dell'incertezza e della distrazione ogni fonte di vera Gioia :
dalla famiglia alla religiosità, dalla condivisione alla reale bellezza.
passa inevitabilmente attraverso la presa di coscienza della propria necessità di benessere.
Il Potere sa bene
che la massa scorpora necessariamente una parte di sé, che diverrà contraria.
Dunque infiltra quella parte contraria - quando non la crea appositamente - con i propri fanti.
Il controllo, o il tentativo morboso di controllo, è una caratteristica fondante del Potere.
l'ultima barriera da sfondare per ottenere il controllo completo è il Corpo.
Che l'intera popolazione accetti senza fiatare un trattamento farmacologico
potenzialmente dannoso e ancora in fase di sperimentazione è inaccettabile per noi.
Segna un punto di non ritorno drammatico non per il " Mondo ", ma per la Vita stessa.
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