Exegi monumentum
Ho levato un ricordo che ha più vita del bronzo,
più alto del regale riposo delle piramidi :
e non lo distruggerà la pioggia che consuma,
il folle vento, l'eterna catena degli anni, la fuga del tempo.
Non sarà vera fine : molto di me si salverà da morte.
E mi farò più grande nuovo sempre di gloria
al passo del Pontefice che sale con la vergine muta il Campidoglio.
E dove suona l'Aufido imperioso, e fu re Dauno,
povero di acqua, tra i popoli dei campi, anch'io sarò un signore,
anche di me si parlerà :
« Fu il primo che portò qui tra i popoli d'Italia la poesia dell'Eolia ! »
Alterezza cercata, meritata, Dea del canto :
incoronami il capo volentieri di lauro, santo al Dio della bellezza.
- Quinto Orazio Flacco -
Le Odi
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