L'eresia della ragione
1.
Chiama per suon di tromba il capitano
Tutti gli suoi guerrier sott’un’insegna;
Dove s’avvien che per alcun in vano
Udir si faccia, perché pronto vegna,
Qual nemico l’uccide, o a qual insano
Gli dona bando dal suo campo e ’l sdegna:
Cossì l’alma i dissegni non accolti
Sott’un stendardo o gli vuol morti, o tolti.
2.
Un oggetto riguardo;
Chi la mente m’ingombra, è un sol viso.
Ad una beltà sola io resto affiso.
Chi sì m’ha punto il cor, è un sol dardo,
Per un sol fuoco m’ardo,
E non conosco più d’un paradiso.
- Giordano Bruno -
Tratta da : Gli eroici furori
1. Questo ‘ capitano ’ è la voluntade umana che siede in poppa de l’anima,
con un picciol temone de la raggione
governando gli affetti d’alcune potenze interiori,
contra l’onde de gli émpiti naturali.
Egli con il ‘ suono de la tromba ’, cioè della determinata elezzione,
chiama ‘ tutti gli guerrieri ’, cioè provoca tutte le potenze
(le quali s’appellano guerriere per esserno in continua ripugnanza e contrasto)
o pur gli effetti di quelle, che son gli contrarii pensieri;
de quali altri verso l’una, altri verso l’altra parte inchinano :
e cerca constituirgli tutti ‘ sott’un’insegna ’ d’un determinato fine.
Dove s’accade ch’alcun d’essi vegna chiamato in vano
a farsi prontamente vedere ossequioso
(massime quei che procedeno dalle potenze naturali quali
o nullamente o poco ubediscono alla raggione),
al meno forzandosi d’impedir gli loro atti,
e dannar quei che non possono essere impediti,
viene a mostrarsi come uccidesse quelli, e donasse bando a questi :
procedendo contra gli altri con la spada de l’ira, et altri con la sferza del sdegno.
2. Qua un ‘ oggetto riguarda ’, a cui è volto con l’intenzione.
Per ‘ un viso ’ con cui s’appaga ‘ ingombra la mente ’.
‘ In una sola beltade ’ si diletta e compiace; e dicesi ‘ restarvi affiso ’,
perché l’opra d’intelligenza non è operazion di moto, ma di quiete.
E da là solamente concepe quel ‘ dardo ’ che l’uccide,
cioè che gli constituisce l’ultimo fine di perfezzione.
‘ Arde per un sol fuoco ’, cioè dolcemente si consuma in uno amore.
Per ‘ un viso ’ con cui s’appaga ‘ ingombra la mente ’.
‘ In una sola beltade ’ si diletta e compiace; e dicesi ‘ restarvi affiso ’,
perché l’opra d’intelligenza non è operazion di moto, ma di quiete.
E da là solamente concepe quel ‘ dardo ’ che l’uccide,
cioè che gli constituisce l’ultimo fine di perfezzione.
‘ Arde per un sol fuoco ’, cioè dolcemente si consuma in uno amore.
Il filosofo dell'Infinito contro l'assolutismo del pensiero imposto
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