Dante in osteria
Odifreddi nota snobisticamente
che " Dante scriveva per gente d'osteria " cioé per il " lettore volgare ".
che " Dante scriveva per gente d'osteria " cioé per il " lettore volgare ".
E il fatto è che è vero : ci sono novelle del Sacchetti
dove i carrettieri cantavano versi di Dante come oggi si fa con le hit del momento.
L'Anonimo Gaddiano racconta che Leonardo si trovò in mezzo a una discussione
su un passo di Dante proprio in un'osteria
E quindi ?
La grande letteratura nasce sempre come letteratura popolare.
Shakespeare piaceva al popolino perché raccontava amori e duelli,
i poemi omerici erano un po' i " film di supereroi " dell'antica Grecia.
" I promessi sposi " erano il best seller del momento.
Verdi e Wagner dividevano i fans come cent'anni dopo Beatles e Rolling Stones.
Il fatto che Dante piacesse alla gente comune è una prova della sua grandezza.
Ma io sono quello che ritiene grandi autori Collodi, Dumas e Conan Doyle
che le storie della letteratura ignorano sistematicamente
e ritengo una grande autrice anche J. K. Rowling.
Il fatto che nel Medioevo carrettieri analfabeti cantassero passi danteschi
mentre oggi fior di laureati faticano a leggere un libro,
il fatto che nel Quattrocento nelle osterie
gli avvinazzati discutessero sul significato di passi della Divina Commedia
mentre oggi si parli di calcio, meteo e politica la dice lunga sul " progresso "
- Andrea Sartori -
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