Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

sabato 3 dicembre 2022

Il guerriero ambientale

Il guerriero ambientale


Il guerriero ambientale uscì di casa
e guardò il cielo senza nuvole della bella giornata autunnale.
Terrificante.
Questo era il cambiamento climatico, senza dubbio.
Il giorno prima, era stato anche peggio.
Era piovuto, altro segno di cambiamento climatico. La situazione era ormai critica.
Quanto rimaneva al pianeta, cinque, dieci anni, prima che tutto fosse compromesso ?
Prima che il mare sorgesse a spazzare via le città,
le tempeste a distruggere nazioni, la siccità a devastare popoli ?
Quanto ancora prima che si estinguessero gli orsi polari e i coralli ?
Quanto ? Quanto ?
Era per quello che stava andando a bloccare l’autostrada, in maniera che
quegli idioti che andavano ogni giorno a lavorare sui loro veicoli a motore diesel,
avendo fatto colazione con il latte
proveniente da allevamenti che riempivano l’atmosfera di mortali scorregge bovine,
diventassero consapevoli del pericolo che correva il mondo.
 Era incredibile che non se ne rendessero ancora conto,
dopo più di trent’anni che si ripeteva loro che il pianeta sarebbe stato perduto di lì a poco,
e pretendessero che sdraiarsi sulle strade per sensibilizzare sul disastro imminente
non fosse ragionevole.
Come se anche un’ambulanza o un mezzo dei pompieri non inquinassero.
Era davvero fortunato ad avere trovato gente che condivideva con lui questa preoccupazione,
e che lo pagava persino per questi innocui atti dimostrativi.
Si sentì pieno di fede verso la natura.

Il guerriero ambientale allargò le braccia.
« O Madre Terra, sottrai a tutti questi inquinatori la maniera di ferirti ! »
Invocò a gran voce.
B R A A A A A M M M   !
Un fulmine colpì il suolo proprio davanti ai suoi piedi,
e dal fumo si materializzò una gigantessa nuda.
La pelle della creatura era verde, i capelli sembravano viticci,
e un nugolo di mosche girava attorno al suo capo.
« Occhei », disse l’apparizione.
Il guerriero ambientale, che di nome faceva Federico, rimase a bocca aperta,
finché una mosca non entrò dentro la cavità orale spalancata
e lui cominciò a tossire e sputacchiare.
« Hey, che sputi ? - disse la gigantessa - Guarda che l’è tutta carne buona. »
« Io… non… chi sei ? » chiese Federico.
« Madre Terra, che, non si vede ? » replicò il donnone dalla pelle verde.
« La fede complessiva tua e dei tuoi amichetti in me medesima ha superato la soglia critica,
e va’ che per questo il Creatore mi autorizza a esaudire tre tuoi desideri.
Che il primo lo hai già espresso », aggiunse.
« Io ? Che cosa ? » chiese stupito il guerriero ambientale.
La gigantessa sospirò.
« Levare alla gente tutto ciò che è inquinante », gli ricordò.
Si accostò a lui.
« Fammi vedere un po’… questo giubbottino fluo, ovviamente, l’è plastica.
Ma hai idea di cosa fa ai fiumi ? Via »
Il giubbotto si dissolse in polvere.
« E anche ‘sto maglioncino… è lana di pecore di allevamento.
Ma che lo sai quanto metano producono gli allevamenti di bestiame ? »
Anche il maglione si dissolse.
 « Il resto… poliestere… altre fibre sintetiche… non si salva niente.
Devi rinunciare a tutto, va’ »
Federico rimase completamente nudo.
Il telefono che teneva in tasca cadde a terra.
« Ecco, adesso vesti veramente ecologico, pura pelle.
Ma, cosa abbiamo lì ? Un telefonino ?
Hai idea di quante tonnellate di materiale si debbano estrarre
per le terre rare di quello e della sua batteria ? Via, via ! »
Anche il telefono sparì, mutandosi in sabbia finissima.
Federico gemette. « No ! Le mie chat ! »
Si metteva male, meglio filarsela. Si guardò freneticamente attorno.
 « Il mio monopattino… dov’è ? »
Madre Terra rise.
« Stai scherzando, mo’ spero.
Hai idea di quanto petrolio e gas servano per produrre quei cosi ?
Per non parlare delle batterie.
Ma non ti preoccupare, l’ho eliminato assieme alle fonti di energia inquinanti, cioè tutte »
« Come, tutte ? Ma… le pale eoliche… i pannelli solari… »
Il riso di Madre Terra diventò una risata squillante.
« Ma sei scemo ?
Sai quante tonnellate di rame servono per produrre una pala eolica,
e per ogni tonnellata di quello quante centinaia di altre tonnellate di roccia occorre sbancare ?
E con che energia credi lo facciano ?
Non parliamo poi dei tuoi pannelli solari, che c’ho l’Africa mezza piena di quelli usati.
Ancora non l’hai capito ?
Come mi hai chiesto, in tutto il mondo, tutta la tecnologia è sparita.
Tanto senza elettricità non è che poteva funzionare.
E ora, in bocca al lupo per nutrire sette miliardi di persone solo con frutta selvatica, caro.
Ti consiglio di partire subito a raccoglierla, se vuoi sopravvivere.»

Federico impallidì.
Pensò all’abbonamento a Netflix, alla sua serata in discoteca,
alla vacanza alle Canarie la settimana seguente.
« Io… ritiro tutto ! Voglio annullare il mio desiderio », gridò, in preda al panico.
Madre Terra annuì.
« Mo’ vieni, ci avrei giurato. D’accordo allora. Secondo desiderio, annullare il primo.»
. P o f   !
 I suoi vestiti ricomparvero, come il rumore del traffico sulla vicina strada.
« Sai, bello, di solito è il terzo desiderio quello che annulla i precedenti, non il secondo.
Che quindi te ne rimane uno. Se vuoi, puoi anche non usarlo, eh.
Mo’ ti conviene pensarci bene, prima di formularlo, perché indietro non si torna. »
Federico ci pensò. Come poteva fermare il cambiamento climatico ?
Ma certo !
Si diede dell’idiota per non averci pensato prima.
La causa di tutto era l’anidride carbonica. Bastava eliminare la CO2
e non ci sarebbe stato bisogno di nient’altro. Basta riscaldamento globale !
Così, lo chiese ad alta voce.
« Voglio che scompaia tutta la CO2 del mondo ! Via il malvagio carbonio ! »
Madre Terra lo guardò per qualche istante, poi scosse la testa.
« E’ quello che vuoi ? Mo’ bene, fatto. E ora, se permetti… ciao, bello. Addio. »
La gigantessa sparì.
Il guerriero ambientale respirò a pieni polmoni.
Niente più CO2. Niente più disastri ambientali. Ed era tutto merito suo !
Non poteva sentirle,
ma intorno a lui le piante stavano morendo, boccheggiando,
asfissiate in un’atmosfera che non dava più nutrimento alla loro clorofilla.
Entro sera avrebbero cominciato ad annerirsi e disseccarsi.
Nel giro di qualche giorno i vegetali sarebbero tutti spariti,
e gli animali sarebbero seguiti subito dopo per il collasso della catena alimentare.

Chissà quanto ci vorrà per l’ultimo uomo, pensò Madre Terra.
Non molto, si disse.
Avrebbe dovuto ripartire dai batteri.
Chissà se questa volta l’evoluzione avrebbe prodotto degli esseri meno idioti.

- Berlicche -



Nessun commento: