Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

lunedì 23 gennaio 2023

Signorsì

Signorsì
Troppo
entusiasmo nell'obbedire


« I toni adottati in Italia sono un po' sorprendenti per la Russia,
e a dire la verità anche per me.
Capisco che l’Italia debba fare quello che la Nato, la Ue comandano,
perché abbiamo una autonomia limitata,
ma forse lo fa con troppo entusiasmo e questo sorprende il Cremlino,
specialmente alla luce dei rapporti in passato molto buoni.
Penso a Putin e a Berlusconi, che si frequentavano in vacanza,
penso ai rapporti di amicizia, commerciali,
quando ci fu il lockdown
i primi a contribuire operando efficacemente per bonificare le Rsa furono i russi. »

« Ritengo ci sia stato forse un eccesso di entusiasmo
nell’abbracciare delle posizioni belligeranti da parte del nostro Paese
che vanno, tra l’altro, anche contro i nostri interessi.
Non parlo solo del gas ma anche del commercio, del turismo :
abbiamo chiuso questi rubinetti e non so quanto ci faccia bene.
Noi sicuramente dobbiamo supportare l’Ucraina,
però
dobbiamo sempre ricordarci
il rapporto importante che abbiamo avuto con la Russia.

Questa dovrebbe essere la nostra arma, la pregressa amicizia,
l’affinità culturale che potrebbe cercare di portarli a un tavolo di negoziato.
Abbiamo al contrario rinunciato a questa nostra tradizionale vocazione
per usare toni bellicistici, toni, appunto, perché poi
gli aiuti militari forniti sono stati decisamente relativi
considerate le condizioni precarie delle nostre forze armate dal punto di vista dei materiali. »

gen. Marco Bertolini
da liberoquotidiano.it su intervista Adnkronos


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