Aleph
« Considerai che anche nei linguaggi umani
non c'è proposizione che non implichi l'universo intero;
dire la tigre è dire le tigri che la generarono, i cervi e le testuggini che divorò,
il pascolo di cui si alimentarono i cervi, la terra che fu madre del pascolo,
il cielo che dette luce alla terra.
Considerai che nel linguaggio di un dio
ogni parola deve enunciare questa infinita concatenazione dei fatti,
e non in modo implicito ma esplicito, non progressivo ma immediato.
[...]
Un dio - riflettei - deve dire una sola parola, e in quella parola la pienezza. »
- Jorge Luis Borges -
Feltrinelli, Milano 2017, cit. pp. 117-118
א
Non a caso è affermato
Vangelo di Giovanni, 1,1-14
1 In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
2 Egli era, in principio, presso Dio:
3 tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.
4 In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
5 la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.
6 Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni.
7 Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
8 Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.
9 Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
10 Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
11 Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto.
12 A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio:
a quelli che credono nel suo nome,
13 i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
14 E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito
che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.
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