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martedì 28 febbraio 2023

Fantasmi giuridici e migranti

Fantasmi giuridici e migranti

Secondo l’ideologia mercificatrice dell’ iper-capitalismo globalista
dobbiamo lavorare di più ed impoverirci costantemente
per pagare gli interessi di un debito teorico di molto superiore al PIL mondiale
che rappresenta il profitto delle CATTEDRALI di Satana
come le chiamava il compianto Prof. Auriti
cioè il profitto dei centri della finanza internazionale.

Come il comunismo aveva realizzato un " capitalismo di stato "
in cui tutto il patrimonio era gestito dal Partito Comunista
che aveva ridotto il popolo ad " elemosina di stato "
così nel " capitalismo globalista " di oggi
poche persone 
che si nascondono dietro i fantasmi giuridici delle Società per Azioni
controllano tutte le ricchezze e le risorse nel loro esclusivo interesse.

« Da una parte una frazione strapotente perché straricca, la quale,
avendo in mano ogni sorta di produzione e commercio,
sfrutta per sé…tutte le sorgenti della ricchezza,
ed esercita pure nell’andamento dello Stato una grande influenza.
Dall’ altra una moltitudine misera e debole,
dall’animo esacerbato e pronto sempre a tumulti.
 Un’usura divoratrice che, sebbene condannata tante volte dalla Chiesa,
continua lo stesso, sotto altro colore, a causa di ingordi speculatori...
Tanto che un piccolissimo numero di straricchi
hanno imposto all’infinita moltitudine dei proletari
un giogo poco meno che servile. »
Papa Leone XIII - Rerum Novarum



Bisogna ritornare all’ECONOMIA REALE, rivalutando i mestieri e la TERRA
dono di Dio per il sostentamento dell’uomo.
Bisogna rivalutare i tradizionali sistemi di agricoltura
finalizzata all’autoproduzione per consumo familiare
contrapposti alla logica mercantile della produzione industriale
e alla conseguente speculazione dei mercati.
Bisogna tornare all'economia pensata per soddisfare i bisogni e non i desideri
fondata su “ ciò che è necessario ”
e che per secoli è stata una costante della CIVILTA' CRISTIANA.

Più la città aumenta e si gonfia la metropoli e più diventa infeconda.
La progressiva sterilità dei cittadini
è in relazione diretta con l’aumento rapidamente mostruoso della città.
La metropoli cresce
attirando verso di essa la popolazione della campagna,
la quale, però, appena inurbata,
diventa, al pari della preesistente popolazione, infeconda.
Si fa il deserto nei campi :
ma quando il deserto estende le sue plaghe, abbandonate e bruciate
la metropoli è presa alla gola.
Né il suo commercio, né le sue industrie,
né il suo oceano di pietre e di cemento armato
possono ristabilire l’equilibrio, ormai irreparabilmente spezzato;
è la catastrofe.
La città muore
la nazione senza più le linfe vitali della giovinezza delle nuove generazioni
non può più resistere
– composta com’é ormai di gente vile ed invecchiata –
al popolo più giovane che urla alle frontiere abbandonate.
Ciò può ancora accadere e accadrà.
E non soltanto fra città e nazioni
ma in un ordine di grandezza infinitamente maggiore.
L’intero occidente può venire sommerso dalle altre razze di colore
che si moltiplicano con un ritmo ignoto alla nostra.
Il Popolo d'Italia - 5 Maggio 1934

E quanto previsto allora oggi sta accadendo.



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