Fantasmi giuridici e migranti
Secondo  l’ideologia  mercificatrice  dell’ iper-capitalismo  globalista
dobbiamo lavorare di più ed impoverirci costantemente
dobbiamo lavorare di più ed impoverirci costantemente
per pagare gli  interessi  di  un debito teorico di molto superiore al PIL mondiale
che rappresenta il profitto  delle CATTEDRALI  di Satana
come  le  chiamava  il  compianto  Prof. Auriti
cioè il profitto dei centri della finanza internazionale.
Come il comunismo aveva realizzato un " capitalismo di stato "
in cui tutto il patrimonio era  gestito  dal  Partito  Comunista
che  aveva  ridotto  il  popolo  ad " elemosina di stato "
così nel " capitalismo globalista " di oggi
poche persone 
che  si  nascondono  dietro  i  fantasmi  giuridici  delle  Società per  Azioni
controllano tutte le ricchezze e le risorse nel loro esclusivo interesse.
« Da una parte una frazione strapotente perché straricca, la quale,
avendo in mano ogni sorta di produzione e commercio,
avendo in mano ogni sorta di produzione e commercio,
sfrutta  per  sé
tutte  le sorgenti  della  ricchezza,
ed  esercita  pure  nell’andamento  dello  Stato  una grande  influenza.
Dall’  altra  una  moltitudine  misera  e  debole,
dall’animo esacerbato  e  pronto  sempre  a  tumulti.
 Un’usura  divoratrice  che,  sebbene condannata tante volte dalla Chiesa,
continua lo stesso, sotto altro colore, a causa di ingordi speculatori...
Tanto che un piccolissimo numero di straricchi
hanno  imposto all’infinita  moltitudine  dei  proletari
un  giogo  poco meno che servile. »
Papa Leone XIII - Rerum Novarum
Bisogna ritornare all’ECONOMIA REALE, rivalutando i  mestieri e  la TERRA
dono di  Dio  per  il sostentamento dell’uomo.
Bisogna rivalutare  i  tradizionali sistemi  di  agricoltura
finalizzata  all’autoproduzione  per  consumo  familiare
contrapposti  alla  logica  mercantile  della  produzione  industriale
e alla conseguente speculazione dei mercati.
Bisogna tornare all'economia pensata per soddisfare i bisogni e non i desideri
fondata su “ ciò che è necessario ”
e che per secoli è stata una costante della CIVILTA' CRISTIANA.
“ Più la  città aumenta e si  gonfia la metropoli e più diventa infeconda.
La progressiva  sterilità dei  cittadini
è in  relazione  diretta  con  l’aumento rapidamente  mostruoso  della  città.
La  metropoli  cresce
attirando  verso  di essa  la  popolazione  della  campagna,
la  quale,  però,  appena  inurbata,
diventa, al pari della preesistente popolazione, infeconda.
Si fa il deserto nei campi :
ma quando il deserto estende le sue plaghe, abbandonate e bruciate
la  metropoli è presa  alla  gola.
Né il suo  commercio,  né le  sue  industrie,
né il suo oceano di pietre e di cemento armato
possono ristabilire l’equilibrio, ormai irreparabilmente spezzato;
è la catastrofe.
La  città muore
la  nazione  senza  più le  linfe  vitali  della  giovinezza  delle nuove  generazioni
non  può più resistere
– composta  com’é ormai  di  gente vile  ed  invecchiata  –
al popolo  più giovane  che  urla  alle  frontiere abbandonate.
Ciò può ancora accadere e accadrà.
E non soltanto fra città e nazioni
ma  in  un  ordine  di  grandezza  infinitamente  maggiore.
L’intero occidente può venire sommerso dalle altre razze di colore
che si moltiplicano con un ritmo ignoto alla nostra.”
Il Popolo d'Italia - 5 Maggio 1934
E quanto previsto allora oggi sta accadendo.


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