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sabato 30 settembre 2023

Dalla follia presunta alla gloria

Dalla follia presunta alla gloria


Specchio del suo disagio
la pittura di Van Gogh è una testimonianza fastidiosa
di tutto ciò che esce dagli schemi.
Era una di quelle nature di una lucidità superiore
che permette loro in ogni circostanza di vedere più lontano
infinitamente e pericolosamente più lontano
del reale immediato e apparente dei fatti.
E fu così che ...
come un'inondazione di corvi neri nelle fibre del suo albero interno

Campo di grano con corvi

la società ... suicidò Van Gogh.

👇

« Una società tarata ha inventato la psichiatria
per difendersi dalle lucide indagini di certe menti superiori
le cui facoltà di divinazione la infastidivano.

No, Van Gogh non era pazzo
ma i suoi dipinti erano dei fuochi greci, delle bombe atomiche.

Così la società ha fatto strangolare nei suoi manicomi
tutti coloro di cui ha voluto sbarazzarsi o difendersi,
poiché si erano rifiutati di rendersi complici con lei di certe incredibili oscenità.

Perché un pazzo è anche un uomo che la società non ha voluto ascoltare
E a cui ha voluto impedire di pronunciare delle insostenibili verità.

Van Gogh aveva scoperto che cosa e chi era
quando la coscienza generale della società, per punirlo di essersi sottratto a lei
lo ha suicidato.

Introdotta dunque nel suo corpo, questa società consacrata, santificata e posseduta
ha cancellato in lui la coscienza soprannaturale che aveva raggiunto
e, come un’inondazione di corvi neri nelle fibre del suo albero interno
lo ha sommerso in un ultimo balzo, e, prendendo il suo posto, lo ha ucciso.

Van Gogh è di tutti i pittori quello che ci spoglia più a fondo, e fino alla trama.
Aveva dunque ragione Van Gogh :
si può vivere per l’infinito, non saziarsi che d’infinito
c’è abbastanza infinito sulla terra e nelle sfere di che saziare mille grandi geni
e se Van Gogh non ha potuto appagare il suo desiderio
così da irradiarne la sua esistenza intera
è perché la società glielo ha proibito. »

- Antonin Artaud -

[…]
C’è in ogni psichiatra vivente un atavismo sordido e ripugnante
che gli fa vedere in ogni artista, in ogni genio che gli sta davanti, un nemico.

Inoltre, non ci si suicida da soli.
Nessuno è mai nato da solo. Così come nessuno muore da solo.
Ma, nel caso del suicidio, ci vuole un esercito di esseri malvagi
per decidere il corpo al gesto contro natura di privarsi della propria vita.
E io credo che ci sia sempre qualcun altro nel minuto estremo della morte
per spogliarci della nostra propria vita.
( ibidem )

👀

che tanti anni fa fu per me motivo d'ispirazione

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