INGANNI
  Così l'Europa ci ruba la Patria
Aveva Capito Tutto E Lo Diceva
    
      
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    - Ida Magli -
  
  
    Il Giornale - 11 Aprile 2001
  
  Barbara Spinelli ha pubblicato su La Stampa dell’8 aprile
    scorso un appassionato editoriale in cui invoca la rapida realizzazione
    dell’Europa come Patria, una patria della quale sente l’urgenza di fronte ai
    localismi regionali, alla loro pretesa di porsi come piccole nazioni, in
    realtà egoiste e chiuse ai problemi che oggi appaiono sempre più come
    problemi mondiali. Prendendo lo spunto dal discorso pronunciato dal tedesco
    Rau davanti al Parlamento di Strasburgo (un discorso ampiamente commentato e
    fatto proprio da Carlo Azeglio Ciampi) Barbara Spinelli mette fine al gioco
    delle parti in tema di Europa cui fino ad oggi si sono attenuti governanti,
    politici e giornalisti davanti agli occhi dei cittadini. Un gioco delle
    parti ipocrita e indegno della sbandierata democrazia che, a sentir loro,
    vige nei Paesi dell’Unione e teso esclusivamente a non far capire ai popoli
    quale enorme progetto politico si stia realizzando e quale ne sia la meta:
    la fine delle patrie-nazioni e l’adozione "a freddo" (come dice la Spinelli)
    dell’Europa come Patria.
    Bisogna essere grati a Spinelli di questo editoriale. Si spera che,
      uscendo dall’ambiguità e dal complice silenzio, molti altri si sentano in
      dovere di dibattere a viso aperto di questo che è il vero, determinante
      problema politico che dobbiamo affrontare.
      Si tratta di fare una scelta che probabilmente è l’ultima a
        disposizione dell’Occidente europeo (sottolineo: Occidente): o tornare
        indietro, trovando gli opportuni aggiustamenti economici e politici fra
        i vari Stati, oppure affrontare già nell’immediato futuro terribili
        scontri per non scomparire.
      Il punto di vista di coloro che guardano all’Unione Europea in buona
          fede proprio come soluzione a questo destino, è in apparenza molto
          bello ma fondato sul vuoto: il vuoto dell’umano.
      L’umano costituito dall’insopprimibile desiderio di aumentare il proprio
      potere da parte dei governanti, un desiderio che li ha sempre condotti a
      mettere a rischio fino alla morte i propri popoli e dal quale non si
      capisce come mai si possa credere o sperare che i governanti attuali siano
      definitivamente immuni. Insomma: chi comanderà in Europa ? Perché il
      Presidente francese, o quello tedesco non dovrebbero tendere ad aumentare
      il proprio potere ? Perché c’è la democrazia ? Ma l’Unione Europea viene
      portata avanti priva della forza della democrazia proprio perché si teme
      il giudizio negativo dei popoli. Dunque si è creato un terribile circolo
      vizioso, lo stesso nel quale si dibatte la moneta unica: è debole perché
      mancano le istituzioni politiche (come affermano gli economisti), ma è
      stata realizzata così in quanto era più facile che non le istituzioni.
      Astuzie senza via d’uscita.

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