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martedì 23 settembre 2025

Inganni

INGANNI

Così l'Europa ci ruba la Patria

Aveva Capito Tutto Lo Diceva

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- Ida Magli -
Il Giornale - 11 Aprile 2001

Barbara Spinelli ha pubblicato su La Stampa dell’8 aprile scorso un appassionato editoriale in cui invoca la rapida realizzazione dell’Europa come Patria, una patria della quale sente l’urgenza di fronte ai localismi regionali, alla loro pretesa di porsi come piccole nazioni, in realtà egoiste e chiuse ai problemi che oggi appaiono sempre più come problemi mondiali. Prendendo lo spunto dal discorso pronunciato dal tedesco Rau davanti al Parlamento di Strasburgo (un discorso ampiamente commentato e fatto proprio da Carlo Azeglio Ciampi) Barbara Spinelli mette fine al gioco delle parti in tema di Europa cui fino ad oggi si sono attenuti governanti, politici e giornalisti davanti agli occhi dei cittadini. Un gioco delle parti ipocrita e indegno della sbandierata democrazia che, a sentir loro, vige nei Paesi dell’Unione e teso esclusivamente a non far capire ai popoli quale enorme progetto politico si stia realizzando e quale ne sia la meta: la fine delle patrie-nazioni e l’adozione "a freddo" (come dice la Spinelli) dell’Europa come Patria.

Bisogna essere grati a Spinelli di questo editoriale. Si spera che, uscendo dall’ambiguità e dal complice silenzio, molti altri si sentano in dovere di dibattere a viso aperto di questo che è il vero, determinante problema politico che dobbiamo affrontare. Si tratta di fare una scelta che probabilmente è l’ultima a disposizione dell’Occidente europeo (sottolineo: Occidente): o tornare indietro, trovando gli opportuni aggiustamenti economici e politici fra i vari Stati, oppure affrontare già nell’immediato futuro terribili scontri per non scomparire. Il punto di vista di coloro che guardano all’Unione Europea in buona fede proprio come soluzione a questo destino, è in apparenza molto bello ma fondato sul vuoto: il vuoto dell’umano. L’umano costituito dall’insopprimibile desiderio di aumentare il proprio potere da parte dei governanti, un desiderio che li ha sempre condotti a mettere a rischio fino alla morte i propri popoli e dal quale non si capisce come mai si possa credere o sperare che i governanti attuali siano definitivamente immuni. Insomma: chi comanderà in Europa ? Perché il Presidente francese, o quello tedesco non dovrebbero tendere ad aumentare il proprio potere ? Perché c’è la democrazia ? Ma l’Unione Europea viene portata avanti priva della forza della democrazia proprio perché si teme il giudizio negativo dei popoli. Dunque si è creato un terribile circolo vizioso, lo stesso nel quale si dibatte la moneta unica: è debole perché mancano le istituzioni politiche (come affermano gli economisti), ma è stata realizzata così in quanto era più facile che non le istituzioni. Astuzie senza via d’uscita.


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