Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

domenica 7 gennaio 2024

Contemplazione

Contemplazione

Che cos'è la contemplazione ?
La contemplazione è l’espressione più alta della vita intellettuale e spirituale dell’uomo.
È quella vita stessa,
pienamente cosciente, pienamente attiva, pienamente consapevole di essere vita.
È prodigio spirituale.
È timore riverente, spontaneo, di fronte al carattere sacro della vita, dell’essere.
È gratitudine per il dono della vita, della consapevolezza, dell’essere.
È chiaro intendimento che la vita e l’essere, in noi,
derivano da una Fonte invisibile, trascendente e infinitamente ricca.
La contemplazione è soprattutto consapevolezza della realtà di questa Fonte...
È un prender viva coscienza
dell’Essere infinito che sta alla radice del nostro essere limitato.
Una consapevolezza della nostra realtà contingente
come ricevuta, come dono di Dio, come un gratuito dono d’amore.
Proprio questo è quel contatto vitale di cui parliamo
quando usiamo la metafora «toccato da Dio».
La contemplazione è pure risposta a un appello: un appello di Colui che non ha voce
ma che tuttavia parla in ogni cosa che esiste e che, soprattutto
parla nel profondo del nostro essere, poiché noi stessi siamo Sue parole.
Siamo parole intese a corrisponderGli, a risponderGli, ad echeggiarLo
e anche, in un certo modo, a contenerLo e a manifestarLo.
La contemplazione è questa eco.
È una profonda risonanza nel nucleo più intimo del nostro spirito
dove la nostra stessa vita perde la sua voce individuale
per vibrare della maestà e della misericordia del Nascosto e del Vivente...
È come se, creandoci, Dio avesse posto una domanda;
e, ridestandoci alla contemplazione, Egli rispondesse a questa domanda.
Così l’anima contemplativa è al tempo stesso domanda e risposta.
La vita contemplativa implica due gradi di consapevolezza:
primo, consapevolezza della domanda; secondo, consapevolezza della risposta.
Benché questi due gradi siano distinti e immensamente diversi tra loro,
pure sono coscienza di un’identica realtà.
La domanda è, essa stessa, la risposta. E noi siamo ambedue le cose.
Ma non possiamo saperlo finché non ci siamo portati al grado superiore;
ci ridestiamo non per trovare una risposta nettamente diversa dalla domanda,
ma per renderci conto che la domanda è risposta a se stessa. 
E tutto ciò si riassume in un’unica consapevolezza:
non un’affermazione, ma una esperienza: « Io sono ».

- Thomas Merton -
Semi di contemplazione

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