Fuori !
Professore :
« Tu, al secondo banco con la giacca blu, come ti chiami ? »
« Il mio nome è Alexa »
« Alexa per favore, lascia la mia aula.
Non voglio vederti mai più ad un'altra delle mie lezioni. »
« Non capisco...»
« Non lo chiederò una seconda volta. Grazie. »
- Alexa si alza e se ne va -
Professore :
«
Perché ci sono leggi ? Ordine sociale, diritti personali, giustizia
?
Sono stato ingiusto con la vostra compagna di classe. ?
Sì. Infatti, lo sono stato.
Ma allora... perché nessuno di voi ha protestato o cercato di fermarmi
?
Perché non avete impedito questa ingiustizia ?
Vedete
quello che avete appena imparato, non lo avreste capito in 1000 ore di
lezione
se non lo aveste vissuto.
Non avete detto niente perché non eravate toccati personalmente,
e questo atteggiamento parla contro di voi e contro la vita.
Pensate che la cosa non vi riguarda, quindi non sono affari
vostri.
Ebbene
se voi non aiutate a realizzare la giustizia
un giorno potreste sperimentare un'ingiustizia
e non ci sarà nessuno pronto ad aiutarvi.
La verità è che la giustizia vive in tutti noi, e dobbiamo lottare per
questo.
Nella vita e nel lavoro, viviamo uno accanto all'altro, ma non
insieme.
Ci consoliamo pensando che il problema degli altri non ci
riguarda.
Non sono affari nostri
e la sera torniamo a casa felici di essere stati risparmiati.
Ma si tratta di difenderci a vicenda.
Ogni giorno accade un'ingiustizia, negli affari, nello sport, sul
tram.
Affidarsi a qualcun altro che se ne prenda cura non è
sufficiente.
È nostro dovere essere presenti per gli altri
parlare a nome degli altri quando loro non possono.
Sono qui per insegnarvi il potere della propria voce.
Imparare il pensiero critico
è importante per aver la forza di difendere ciò che è giusto
anche se ciò significa andare contro quello che gli altri stanno
facendo.
»
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