Riguardo la premessa di una Tesi
( tu sai perché ti chiamo così 😊 )
ti ringrazio per avermi reso partecipe dei tuoi pensieri
esposti in particolare nell'introduzione della tua tesi
( che conservo gelosamente )
dalla quale traspare l'amore per la ricerca e lo studio conseguente
di quelle tematiche di cui mi hai parlato in più occasioni
e sulle quali ci siamo confrontati più volte
basandoci su esperienze personali seppur decisamente diverse.
Conosco bene i travagli interiori che hai affrontato in passato
ma che ... bisogna riconoscerlo ...
sono serviti a spronarti nell'affrontare il cammino poi
intrapreso
che ti ha portato alla conquista di quella serenità
che giustamente hai meritato e che traspare dalla tua voce
ogni volta che abbiamo occasione di poterci ascoltare.
[...]
So che i tuoi occhi coglieranno l'abbraccio di queste mie parole.
È impossibile mettere la verità in parole…
anzi, detesto questo modo di comunicare la conoscenza.
Questa mia “ tesi ” è il frutto di un’esperienza personale.
Ad un certo punto della mia vita mi sono ritrovata ad un bivio,
dove non mi rimaneva altro che seguire segnali ...
e mi sono ritrovata a scoprire un mondo meraviglioso, una vera concezione
della vita
e l’incontro con docenti / amici,
unici nel loro genere.
Volevo fare la Naturopata ... e mi sono “scontrata” con
Chakra,
Elementi, Pensieri Creativi, Suoni, Colori, Aromi...
oltre al dottrinamento di anatomie, fitoterapie, vitamine,
oligoelementi,
nutrizione, citologia, chimica e tanto altro ancora che un buon dottore
deve sapere.
Essere naturopati, secondo me,
consiste oltre che apportare il rimedio che aiuti l’uomo ammalato a
ritrovare la salute,
aiutarlo a comprendere il colore della propria vita,
a vivere con gioia e armonia il cammino che va dalla nascita in
poi,
sapendo che tutto ciò che esiste intorno a noi
è stato disposto perché ne sappiamo assaporare gli aspetti
positivi.
Così come un giorno di pioggia può essere uggioso se il nostro stato
d’animo è malinconico,
può diventare momento di pace e raccoglimento se ci sentiamo sereni e
felici.
La nostra stessa vita può essere vista da due angoli diversi
( come i risvolti di una medaglia )
sofferta, laboriosa impegnativa
oppure piena di interesse e amore fino al raggiungimento di una
meta.
L’importante è avere sempre una visione sacra della vita
e la necessità di usare bene questo dono, felici e pieni di speranza
per trasmetterla agli altri;
seguire la propria voce interiore che è in sintonia con il benessere
degli altri
e con l’Armonia dell’Universo.
Trattare con dolcezza e cura il nostro corpo, seguire i moti della
nostra anima,
anche se apparentemente in antitesi con i desideri di chi ci sta
vicino,
aver coraggio di superare le prove che ci vengono in aiuto per
migliorare noi stessi,
seguire la propria strada, Cammino, con fiducia, decisione.
Esprimerci con semplicità e chiarezza, proprio come il libro della natura
che si mostra ai nostri occhi con l’immediatezza dei suoi colori e
odori,
ma che ha in sé tutta l’energia e la vitalità e i Simboli
che ci possono essere necessari per vivere e curarci, per elevare il
nostro spirito.
Cogliere l’Armonia della Creazione.
Ci sentiamo così far parte di un Piano Unico e la strada da
percorrere dipende da noi;
potrebbe essere senza conflitti, paura, tristezza, ansia
per il saper lasciare andare tutto quello che non ci necessita,
liberarsi dai fardelli che ci limitano.
La libertà
non è qualcosa che si conquista, esiste già in noi : basta saperla far scaturire;
il dolore è un severo insegnante
e con la malattia ci indica che stiamo deviando dal nostro
cammino.
Le nostre sofferenze
sono manifestazioni esterne che stiamo peccando verso noi stessi e
gli altri.
« Malattia non è correttivo, né vendicativo, né crudele,
è il mezzo della nostra anima per impedirci di far danni
peggiori,
per ritornare nel cammino della Luce da cui deriviamo
»
- E. Bach -
La malattia non è che il consolidamento dell’atteggiamento umano
:
sono i nostri pensieri che vengono tradotti in azione,
è la nostra attitudine mentale che si svela nel nostro corpo :
se non sappiamo usare le mani queste si ammaleranno,
se non sappiamo usare bene il nostro cuore avremo patologie
cardiache.
Solo sviluppando l’attitudine che porta ad un buon uso delle
mani
o al vero Amore che equilibra il nostro Cuore, troveremo
salute.
L’amore non ha limiti, quando impareremo ad amarci e ad amare le
altre persone,
le piante, gli animali, il creato:
l’amore è libertà.
Liberare se stessi
è un immagine della felicità e della salute dell’uomo che sa
liberarsi dai suoi limiti,
coltivando in se la qualità e la virtù in antitesi con questi.
È nello stato di salute
che troviamo la certezza che stiamo svolgendo appieno il compito
della nostra vita.
Cominciamo con una buona dieta, bagni di sole e acqua e coltiviamo il
buon umore :
la pulizia deve essere interna ed esterna.
La natura poi ci dona anche i rimedi, tanti e dei più svariati
che vedremo in seguito, e che, come ogni cura naturale sono senza
inconvenienti.
E.Bach (padre della floriterapia) affermava:
«
Non puoi togliere l’oscurità con l’oscurità più grande, ma solo
con la luce.
»
Ed ecco quindi che ritengo sia necessario “ modulare ”,
far fluire il fallo che ci reca danno, alzare le nostre
vibrazioni
e aprire il nostro canale per la ricezione del Sé spirituale,
inondare la nostra natura con la virtù particolare di cui abbiamo
bisogno.
I rimedi naturopatici possono darci l’ispirazione per innalzare la
nostra vera natura
e portarla più vicino alla nostra anima e da quello stesso atto
arrecarci sollievo dalla sofferenza. Ringrazio quindi i docenti
per aver inoculato in me il concetto che non bisogna imparare solo
quello che vi si dice,
ma far risuonare ogni insegnamento nella parte più quieta della nostra
mente,
ma soprattutto del nostro cuore.
Sappiate che ogni cosa è già dentro di voi, basta solo
risvegliarla.
M.R. - Napoli 15 Maggio 2011
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