Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

venerdì 19 gennaio 2024

Qui e ora

 Qui e ora

« Quando guardo al mio passato ritrovo ciò che sono stato,
ma chi è che ricorda ?
È una domanda molto interessante.
Io non sono i miei ricordi, perché ciò che è stato non è più.
Ma dov’è colui che guarda indietro ?  È nel presente. Che cosa significa presente ?
Il presente è come un pesce: appena lo afferri ti sfugge, è inafferrabile.
Appena voglio osservare il presente, il presente è già passato.

È così facile dire: essere nel “qui e ora”, ma dov’è il qui e ora ?
Non pensiamo che la risposta sia così semplice.
Quando riflettiamo sul “presente” ci ritroviamo immersi in paradossi:
il qui e ora sulla terra non esiste.
Voglio solo accennare a questo enigma: ognuno di noi sa cosa significa “ora”.

Ognuno sa che può avvicinarsi al presente in modo intuitivo,
ma non è in grado di definirlo e tanto meno di misurarlo.
 Alcuni fisici impazziscono con questo tema, altri ne sono affascinati.

Essi dicono che un “secondo” naturalmente può essere diviso, ma a quel punto
una parte è già passata, mentre l’altra è ancora nel futuro.
Se si divide ancora, i secondi diventano nanosecondi
e anche dei nanosecondi, una parte è già passata e l’altra è nel futuro...
si può procedere così all’infinito, il che significa che il “qui e ora
è sempre nel mezzo tra passato e futuro; è un tempo intermedio misterioso.

Noi possiamo avvicinarci a questo enigma solo con un linguaggio spirituale e poetico.
Si potrebbe dire che il “presente” sono i momenti della ricongiunzione dell’essere umano
con la sua parte superiore, con il suo Io.
Nessun essere umano nasce come essere completo, integro.
Con una parte del nostro essere noi rimaniamo nel mondo spirituale.
Quella parte che non si incarna è l’Io.

Il vero Io non entra nella dimensione spazio-temporale della vita terrena,
così possiamo dire, che viviamo l’attimo presente
quando interiormente ci ricongiungiamo con la parte spirituale del nostro essere,
con il nostro Io superiore” che è "spirito eterno ”.

Henning Koeler - La melodia del futuro

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