Qui e ora
« Quando guardo al mio passato ritrovo ciò che sono stato,
ma chi è che
ricorda ?
È una domanda molto interessante.
Io non sono i miei ricordi, perché ciò che è stato non è più.
Ma dov’è colui che guarda indietro ? È nel presente. Che cosa
significa presente ?
Il presente è come un pesce: appena lo afferri ti sfugge, è
inafferrabile.
Appena voglio osservare il presente, il presente è già passato.
È così facile dire: essere nel “qui e ora”, ma dov’è il qui e ora
?
Non pensiamo che la risposta sia così semplice.
Quando riflettiamo sul “presente” ci ritroviamo immersi in
paradossi:
il qui e ora sulla terra non esiste.
Voglio solo accennare a questo enigma: ognuno di noi sa cosa significa
“ora”.
Ognuno sa che può avvicinarsi al presente in modo intuitivo,
ma non è in grado di definirlo e tanto meno di misurarlo.
Alcuni fisici impazziscono con questo tema, altri ne sono
affascinati.
Essi dicono che un “secondo” naturalmente può essere diviso, ma a
quel punto
una parte è già passata, mentre l’altra è ancora nel futuro.
Se si divide ancora, i secondi diventano nanosecondi
e anche dei nanosecondi, una parte è già passata e l’altra è nel
futuro...
si può procedere così all’infinito, il che significa che il “qui e ora”
è sempre nel mezzo tra passato e futuro; è un tempo intermedio
misterioso.
Noi possiamo avvicinarci a questo enigma solo con un linguaggio
spirituale e poetico.
Si potrebbe dire che il “presente” sono i momenti della
ricongiunzione dell’essere umano
con la sua parte superiore, con il suo
Io.
Nessun essere umano nasce come essere completo, integro.
Con una parte del nostro essere noi rimaniamo nel mondo spirituale.
Quella parte che non si incarna è l’Io.
Il vero Io non entra nella
dimensione spazio-temporale della vita terrena,
così possiamo dire, che viviamo l’attimo presente
quando interiormente ci ricongiungiamo con la parte spirituale del nostro
essere,
con il nostro Io superiore” che è "spirito eterno ”.
Henning Koeler - La melodia del futuro
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