Come sempre a pensare
Caro F.....
sono qui, come sempre, a pensare.
A quanto tempo sprecato per poi rincorrere un passato che non tornerà mai
più.
Sai, mi ricordo le estati, le primavere, gli autunni ed anche gli
inverni
quando ancora si distinguevano le stagioni naturalmente.
Sento che gli anni passano
e sento che le presenze intorno a me cominciano a farsi sempre più
lontane
con una passione e un rammarico enorme.
Non c’è condanna e non c’è pena in tutto ciò.
Se parlo di rammarico, pensavo ad un’amicizia
che forse nessuno di noi due ha mai potuto condividere appieno.
Sai, ascolto le campane.
Guardo le chiese, e soprattutto mi guardo attonita, anche nella mia
stessa ombra.
Fotografo ogni istante della mia vita e tutto ciò che mi circonda,
sperando che un giorno io le possa guardare quelle immagini, con un
pensiero diverso
e non mi sfuggano come quando hai qualcosa di prezioso fra le mani
e improvvisamente vola via.
Ti scrivo per ricordarti che il giorno del mio compleanno,
forse qualche tempo fa, non mi ricordo più nemmeno quando e neanche
dove,
ero seduta ad un ristorante e mangiavo da sola.
Strano ma vero ero in mezzo a tanta gente, ed io ero ad una tavolo da
sola
e ti confesso, con piglio allegro.
Ero intenta a guardare i tovaglioli, le posate, i bicchieri e i
sottobicchieri.
Finalmente un tavolo tutto per me.
Riderai.
Ma stavo benissimo, anche perché alle mie spalle c’era il mare.
Che consolazione. Magra consolazione. Direi proprio di no.
Un senso di pacatezza unico.
Sono cambiata, o come dicono, le cose succedono solo perché devono
accadere.
Insomma sono casuali.
Ho imparato anche a stare sola. La cosa mi può anche interessare e
divertire.
Non mi annoia affatto. Ma ti assicuro che non è affatto stressante.
Ieri ho comprato qualcosa di veramente importante. Non è per me né per
te.
Mi sono accorta da un po’ di tempo di avere tanto, anzi tantissimo,
mentre altri non hanno assolutamente nulla.
Non voglio sembrare spregevole ed antipatica,
perché non mi riferisco ad eventuali possedimenti o sostanziali
denari.
Ho trovato un modo per sfruttare quel poco che forse ognuno di noi può
dare
ma non ci pensa.
[...]
E’ ben poca cosa, ma per me è importante.
Trovo e vedo tutto con occhi diversi; non da oggi, forse da sempre
ma non mi soffermavo mai a pensare.
Quando penso all’amicizia, è proprio lì, che mi siedo e contemplo.
E poi, come sai, fotografo tutto come se tutto dovesse sfuggirmi.
Vale la pena pensarci, vale la pena parlarne dopo tanto,
anche se non tutto è così logico.
[...]
Sai, capita forse anche di soppesare troppo le cose,
come invitarti a capire un discorso che non ha un soggetto, un verbo e un
complemento.
Insomma non regge da solo.
Volevo solo con questo ringraziarti per l’onore che mi concedi
di poterti parlare e trovare conforto nelle tue parole.
Altro non chiedo, e intanto fotografo il tempo anche da seduta.
Poi guardo le mie immagini
e spero rimangano almeno loro immutate nel tempo.
Un tenero abbraccio.
V......
Cara V......
come esseri umani non siamo totalmente artefici di ciò che ci ruota attorno
anche se spesso siamo portati a pensarlo.
Per esperienze personali vissute a cui accennai in diverse occasioni
sono sicuro che tutto ciò che succede abbia anche una
sua propria ragione
... e che nulla accade per caso.
Ciò che sovente chiamiamo coincidenze
penso siano in realtà conseguenze determinate da energie superiori
invisibili, sconosciute ma estremamente presenti
che guidano, indirizzano e scelgono anche per noi esseri umani
convinti come siamo,
non di possedere il libero arbitrio, ma di poterlo sempre esercitare.
[...]
Ci sono vite che scorrono parallele senza mai incontrarsi...
altre che si incrociano per un periodo più o meno lungo
per poi tornare a dividersi nuovamente...
altre ancora che, seppure lontanissime all'origine
riescono per mezzo di situazioni alternative e/o inaspettate
a trovarsi e a percorrere il loro cammino insieme.
E rutto questo non viene deciso da noi
anche se spesso abbiamo la presunzione di crederlo.
Per essere protagonista della propria vita
dobbiamo viverla completamente, intensamente
esponendoci in prima persona.
[...]
Solo così possiamo dare un senso a tutto questo.
Ricambio l'abbraccio
F.
Torna all’inizio del post
Nessun commento:
Posta un commento