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lunedì 17 giugno 2024

La metà nascosta

La metà nascosta

Le forze invisibili che influenzano ogni cosa


Perché un fumatore muore per un tumore, mentre un altro vive fino a cento anni ?
Perché un uomo cresciuto in un quartiere difficile e in una famiglia disfunzionale
entra ed esce dalla galera, mentre suo fratello diventa uno stimato professionista ?
La risposta sta nella « metà nascosta »,
ossia in quella cospicua parte di conoscenze che non riusciremo mai ad afferrare.
La scienza finora ha dato spiegazioni lineari ai problemi più complessi,
ottenendo risultati senz’altro ammirevoli.
C’è però qualcosa che tendiamo a dimenticare, ossia che i dati non sono mai univoci
e che tra le pieghe dei numeri
si nascondono infinite variabili che non vengono prese in considerazione,
vuoi perché «disturbano» il risultato finale, vuoi perché proprio non le si vede.
Eppure questa metà nascosta del mondo è responsabile di risultati inaspettati,
che si palesano con una certa regolarità e sono «inspiegabili» per gli stessi esperti.

Con una buona dose di spavalderia,
Michael Blastland esplora i retroscena della scienza e dell’informazione,
invitandoci a diffidare delle risposte facili
e a venire a patti con le forze invisibili che influenzano il mondo.
Scopriamo così fino a che punto ci sfuggano gli aspetti caotici e casuali
che determinano la realtà cui proviamo a dare un senso.
La metà nascosta ci mette davanti all’evidenza, a tratti sconcertante,
di come sappiamo molto meno di ciò che crediamo.
Non è necessariamente un male, spiega Blastland in questa piccola ode all’umiltà,
perché esserne consapevoli è un ottimo punto di partenza per imparare di più.

- Michael Blastland -
Bollati Boringhieri, Torino (2021)


Un testo che, una volta letto
non si può più far finta di non sapere.

Ci viene detto che la capacità di vedere il quadro d’insieme è una virtù.
Non c’è dubbio, ma non è priva di pericoli.
Ci sono cose che il quadro d’insieme non dice,
ad esempio cosa potrebbe nascondersi nelle sue zone d’ombra,
in ogni variazione di pigmento […].
La nostra vita non si svolge in un quadro d’insieme
come quella di una popolazione, o di una media […].
La vita che conduciamo
si svolge in un mondo di dettagli che sperimentiamo da soli o in piccoli gruppi,
piccole comunità, piccoli quadri d’insieme ”.

pag. 251 del libro

“ C’erano una volta un contadino e un pollo.
Ogni giorno il contadino andava sull’aia a dar da mangiare al pollo.
E così, ogni giorno, il pollo aspettava il contadino con trepidazione.
Finché un giorno, poco prima di Natale, il contadino gli tirò il collo. (…)
Russel disse che la storia dimostrava come basti ‘il semplice fatto
che qualcosa sia avvenuto un certo numero di volte
perché uomini e animali si attendano che debba accadere di nuovo ”.

pag. 236 del libro

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