Una quercia da Oscar
Il coinvolgente “ La quercia e i suoi abitanti ” (2023) di Charbonnier e
Seydoux
è un perfetto documentario tra action-film e poesia.
Se desideriamo educare le nuove generazioni al rispetto della natura,
affinché il nostro pianeta si salvi,
portiamo gli studenti a vederlo su grande schermo evitando la Tv.
E, se possibile, gli si dia un Oscar.
Recensione di Eusebio Ciccotti
Un falco predatore aguzza la vista, ha inquadrato una coppia innamorata di
ghiandaie,
con le loro splendide penne striate nero-azzurro
( l’Atalanta o l’Inter dovrebbero inserire questo bellissimo uccello nel
loro stemma ).
Parte in picchiata
per ghermire quella che non si è nascosta tra i cespugli in tempo ed è
volata via,
“fuggita rapida”, canterebbe Vincenzo Cardarelli di un amore passato, “là
verso oriente”.
È partito l’inseguimento, il falco dietro, una scheggia;
la ghiandaia pochi metri avanti, in veloce fuga.
Il falco sta per raggiungerla.
Strepitoso montaggio alternato, voli da caccia F12, musica da Top Gun
(1986).
Lo spettatore in sala ha sospeso il fiato.
Poi la ghiandaia vira a sua volta in picchiata verso il basso, nella
boscaglia,
e si infila in un intricato cespuglio.
Il falco, due secondi dopo,
si posa sul cespuglio, artigliando i rametti
per bilanciare il suo peso.
Lo spettatore lo vede da sotto...
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