Lo Stato visibile e lo Stato invisibile
Considerazioni valide per una riflessione approfondita
prescindendo dallo Stato specifico citato nello scritto riportato.
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Troppi uomini nascono : per i superflui fu inventato lo Stato !
Guardate come li attrae a sé, i troppi.
Come li fagocita e mastica e rimastica !
- Friedrich Nietzsche .
È di
Frédéric Bastiat
la famosa osservazione
che lo Stato ci costa in modi che possiamo vedere ed in altri che non
vediamo.
Gli economisti tendono a concentrarsi sul secondo tipo perché elude la
percezione pubblica.
Quali invenzioni ci sono negate a causa delle regolamentazioni ?
Che cosa potrebbe essere fatto con le risorse che sono state deviate nelle
tasse
o nei prezzi più cari dovuti al protezionismo ?
Le risposte dimostrano che, a causa dell'intervento, stiamo peggio di
quanto pensiamo.
A volte, tuttavia, dovremmo anche esaminare i costi potenzialmente visibili
dello Stato,
se non altro perché lo Stato non vuole che vediamo neanche quelli.
Si tratta delle distruzioni dirette causate da alcune attività dello
Stato,
in particolare dalla guerra.
Vedere la guerra nelle fotografie cambia le cose.
Ci induce a guardare la guerra dello Stato e quello che fa alla gente: a
noi e a loro.
Ecco perché lo Stato non vuole che le immagini di americani morti o
feriti circolino in pubblico. I media, per la maggior parte, obbediscono. L'avete mai notato
? Vi viene mostrato solo ciò che il governo vuole che vediate. Lo Stato non vuole che vediate soldati morti o famiglie dei caduti che
soffrono.
Invece lo Stato vuole che crediate che la guerra in Iraq sia
patriottismo, 9/11, orgoglio nazionale, una campagna per rendervi più sicuri,
amministrazione della giustizia, virilità e coraggio e tutte le altre
coperture per cos'è la guerra realmente: omicidio e distruzione pagati da
voi e me e resi legali solamente perché è lo Stato e non qualcun altro a
farla.
Prendete l'immagine di un soldato morto, o di un bambino di una famiglia
irachena uccisa, pubblicatela sul vostro blog e cosa accade ? Il
giornalista e fotografo Zoriah Miller lo ha scoperto. È stato cacciato via
dal suo “embed,” che è il nome dato al gruppo di giornalisti a cui è
consentito di viaggiare con un gruppo di soldati e riportare quello che al
comando vogliono riportato. In seguito, gli è stato proibito di viaggiare
in qualsiasi regione irachena presidiata dai Marine. Il comando militare
ha cercato di cacciarlo via definitivamente dal paese.
Sì, tutto sembra molto premoderno e primitivo, e contrario ad ogni nostra
devozione per il flusso libero delle informazioni: il primo emendamento e
tutto il resto. Ma dal punto di vista del governo, sta conducendo una
guerra e deve controllare quello che la gente conosce a questo proposito
nella stessa misura in cui controlla tutto ciò che riguarda la guerra. Di
conseguenza, dopo 4.000 soldati morti, innumerevoli centinaia di migliaia
di morti iracheni, milioni di feriti da ogni lato, si può trovare soltanto
una manciata di immagini sanguinolente.
Non è stupefacente, quanto lo Stato possa realmente essere efficace
quando si preoccupa intensamente per qualcosa? E perché si preoccupa così
tanto ? Un motivo, dicono, è che le foto forniscono al nemico informazioni
sull'efficacia del loro attacco e della risposta. In effetti, questo è
come affermare che qualsiasi cosa diversa dalla propaganda approvata sia
sovversione e tradimento. Comunque, possiamo essere dannatamente sicuri
che quando il nemico colpisce, il nemico lo sa.
Un altro proclama – e in realtà dicono la stessa cosa dalla Prima Guerra
Mondiale ad oggi – il loro interesse principale è di proteggere le
famiglie dei morti dallo shock, dalla violazione della privacy e
dall'umiliazione. Forse questo può suonare plausibile, ma un altro punto
di vista è che lo Stato è soprattutto interessato nella continua
promozione del mito per cui questi ragazzi stanno morendo per il loro
paese, e non c'è gente più importante da convincere dei genitori dei
morti.
Ma realmente, soltanto i più naïf potrebbero possibilmente credere che
questa sia la vera ragione delle regole. Vogliono proteggere il resto di
noi dalla realtà. La guerra del Vietnam ha perso il massiccio supporto nel
paese quando i militari hanno allentato la stretta sul fotogiornalismo. Le
poche immagini che abbiamo della Seconda Guerra Mondiale datano tutte a
partire da un periodo dopo che FDR si era ugualmente piegato alla
pressione pubblica.
Ad un livello, è patetico che abbiamo bisogno delle immagini per
sottolineare cosa sia la guerra. Ma dal mondo antico, le masse nel loro
insieme si sono dimostrate suscettibili a credere ad ogni mito sulla
grandiosità e la gloria della guerra. Immaginiamo che noi come popolo
stiamo andando all'estero a portare la giustizia, la verità e la libertà
ad una certa tribù straniera ottenebrata e minacciosa. Questo è Stato il
tema costante dal mondo antico.
Poi vediamo le immagini. Ne viene fuori che la tribù ottenebrata è un
insieme di individui praticamente come noi. Sono fatti di carne e di
anima, hanno famiglie, adorano Dio e lottano con praticamente gli stessi
problemi con cui tutti i popoli, dovunque, hanno da sempre lottato. Non
c'è alcuna grande gloria nell'ucciderli, né nell'essere da loro
uccisi.
Ma lo Stato dice che a volte la guerra è necessaria. Se i nostri padroni
realmente lo credono, perché ne nascondono i costi ? Facciamo attenzione a
questo. Se è giustificata, fateci vedere perché e come e fateci vedere
cosa stiamo pagando in cambio della giusta guerra.
La verità è che lo Stato deve nascondere non solo le sue guerre, ma tutte
le sue attività. Nasconde la sua inflazione. Nasconde gli effetti delle
sue tasse e del suo protezionismo. Teme chiunque tracci il collegamento di
causa e effetto fra le sue attività e le loro conseguenze deleterie per il
resto di noi. È la forza più distruttiva nel nostro mondo. Poiché questa
verità è così importante, lo Stato fa tutto il possibile per nascondere la
più piccola goccia di sangue.
Lo Stato vuole che tutti noi tiriamo avanti con le nostre vite,
credendogli, amandolo e vedendo soltanto le immagini che vuole farci vedere.
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Ipponatte parla
Condussero il porco nel mattatoio
e lo scannarono con un coltello affilato sotto la gola.
Bevvero il sangue caldo, con le budella confezionarono
saporite salsicce e con i lombi ottime bistecche.
Insomma, nulla fu eccepito e nulla fu lasciato al caso.
Tutto fu maciullato e macellato, compresa la pelle del porco
che divenne gustosa cotica.
Si dirà che il porco ha un trattamento particolare
perché quando scuoiarono l’uomo,
questi fu prima impiccato, poi fu gettato con tutte le scarpe
in una fossa e dato in pasto ai vermi
affinché nulla di lui restasse tra i vivi.
Si dirà che il porco è il porco e l’uomo l’uomo
e che ciò che il porco è da morto l’uomo lo è da vivo.
Tuttavia, v’è una singolare equivalenza
tra il porco da morto e l’uomo da vivo.
- Giorgio Linguaglossa -
La belligeranza del tramonto
La belligeranza del tramonto
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