La discesa dell'anima
" Chi sa quante volte,
destandomi al mio vero essere dal sogno corporeo ed estraniandomi a ogni altra cosa,
nell'intimo di me stesso, ho la visione di una stupenda bellezza
e credo, allora come non mai, di appartenere a un più alto retaggio;
attuando una più alta forma di vita e immedesimato con la divinità
e basato sul suo fondamento,
esercito, allora, un'attività che mi innalza al di sopra di ogni altro essere dello Spirito:
dopo questa quiete in seno al divino, disceso dallo Spirito alla riflessione,
cado nella perplessità:
come mai è possibile, ora, questa discesa ?
In qual modo l'anima mi è entrata dentro, nel corpo, pur essendo di tanto valore,
quale apparve di per se stessa, pur dallo spiraglio corporeo ? "
Plotino - Enneade ( IV, 8 [6] )
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