Tappi et similia
Il tappo fissato al
    collo delle bottiglie di plastica.
  
    Una di quelle idee che sulla carta sembrano fantastiche, ma che poi
  
    nella realtà fanno venir voglia di gettare la bottiglia dalla
    finestra.
  
  
    L'idea di base in sé è buona: ridurre l'inquinamento da plastica...
  
    evitare che i tappi finiscano nei fiumi e, alla fine, nel nostro sushi.
  
  
    Ma come sempre... il diavolo si cela nei dettagli.
  
  
    Alcune marche hanno deciso di adattarsi a questa direttiva
  
  
    con un approccio che definire "creativo" è un eufemismo.
  
  Praticamente
  
    hanno fatto in modo che il tappo ruoti attorno al collo della bottiglia
  
  come una ballerina ubriaca.
  Così ... quando provi a versare l'acqua o la bevanda
  
    il tappo si intromette come un ospite indesiderato a una festa
  
  
    creando uno zampillo che finisce dappertutto... tranne che nel bicchiere. 
  E poi... c'è il momento clou:
  
    il tentativo disperato di versare senza bagnare tutto.
  
  
    Ti trovi a fare contorsionismi cercando di bloccare il tappo con un dito
  
    mentre con l'altra mano inclini la bottiglia.
  Risultato ?
  Un piccolo allagamento ... e la realizzazione
che bere un bicchiere d'acqua non dovrebbe essere un'impresa epica.
  
    Forse un giorno le aziende riusciranno a perfezionare questa tecnologia
  
  
    e potremo finalmente versare l'acqua senza incidenti.
  
  In attesa di quel giorno
  
    prepariamoci nel frattempo a bagnare il tavolo... il pavimento...
  
    e magari, chi ce l'ha, anche il cane e gatto.
  
  
    Perché nulla richiama il " risparmio sulla plastica "
  
  
     come il dover asciugare l'acqua rovesciata ogni volta che hai sete.
  

Nessun commento:
Posta un commento