Linguaggio socratico
Il linguaggio che Socrate usava per conversare con i suoi discepoli
(o interlocutori che fossero)
si basava sempre su determinati requisiti:
- il rispetto reciproco nel confronto
- la precisione nell'argomentare
- la ricerca onesta della verità
- la concretezza degli argomenti ... finalizzati all'azione
etica.
Viceversa il dialogo non poteva assolutamente:
- diventare disputa o spettacolo
- passare dal ruolo di strumento... a quello di fine
- essere asservito agli interessi personali
- essere finalizzato alla carriera politica
- diventare strumento di propaganda
e convincimento scorretto delle masse ignoranti
e convincimento scorretto delle masse ignoranti
- sovvertire le leggi dello Stato.
Ma già nel secolo di Socrate, secondo le circostanze
il dialogo ebbe a deviare su obiettivi decisamente meno nobili
e le stesse scuole socratiche
caddero in certi errori estranei al messaggio del Maestro.
Anche oggi
il confronto sembra essere la condizione necessaria e sufficiente
per garantire libertà e democrazia.
Purtroppo se il confronto e il dialogo non hanno sicuri requisiti
democrazia e libertà si riducono a parole prive di senso
che illudono e sono drammaticamente piene di vuoto
( bronzi risonanti e cembali squillanti ).
Così
lo pseudo dialogo che non ha nulla a che vedere con Socrate
è quello:
- che vuole dare spettacolo ed è finalizzato
all'intrattenimento
- che si fa forte di disquisizioni specialistiche che
l'altro non può verificare
- che nasconde o inventa dati per sostenere il proprio
punto di vista
- che non sa affrontare analiticamente un problema
e giunge alla sintesi prima dell'analisi
- che si nutre di superficialità, di battute, di slogan preconfezionati
- che non sa ascoltare l'interlocutore;
- che passa da un argomento a un altro proprio per
sfuggire al confronto
- che utilizza la parola solo per convincere e avere
successo
- che arriva alla violenza verbale se non fisica
- che vuole scardinare le istituzioni, la tradizione e le
convenzioni a priori
per giustificare ogni forma di anarchismo
(comodo per i propri diretti interessi o per un atteggiamento
costituzionale
predisposto al disordine, alla dissacrazione, alla distruzione).
Ingannare con la parola chi ascolta è la peggiore forma di
dittatura
anche se si fregia del titolo di confronto democratico.
D'altra parte
è sufficiente seguire i così detti dibattiti mediatici elargiti a piene
mani
per averne un pieno e concreto riscontro.
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