Un bel giorno
  « Vorrei tanto che un bel giorno
  tutti coloro che hanno un'occupazione o una missione da svolgere, uomini e
    donne,
  sposati o no, giovani e vecchi, seri o superficiali, tristi o
    allegri,
  abbandonassero le loro abitazioni e le loro incombenze,
  rinunciando a ogni dovere e obbligo, per uscire in strada e non fare più
    nulla.
  Tutta questa gente abbrutita, che sgobba senza sapere perché,
  o si illude di contribuire al bene dell'umanità,
  che fatica per le generazioni future sotto l'impulso della più sinistra
    delle illusioni,
  si vendicherebbe allora di tutta la mediocrità di una vita vana e
    sterile,
  di tutto questo spreco di energia privo dell'eccellenza delle grandi
    trasfigurazioni. »
  E. Cioran - Al culmine della disperazione
    In questo libro, concepito come una "sfida al mondo" tutto è negazione della
    misura, violazione del limite, talora sino al paradosso; e tuttavia tra
    sangue, fuoco, risa demoniache, slanci lirici e interrogativi che sconfinano
    nell'iperbole, si insinuano osservazioni acutissime, sintesi taglienti che
    fanno intuire le future folgorazioni: sotto il ribollire di un magma denso
    di detriti letterari, sotto le esplosioni di un lirismo sfrenato già si
    colgono un piglio personalissimo, una mano sicura e impietosa.
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