Buone vacanze
... e una riflessione sul Turismo
Il turismo può drogare il mercato, soprattutto in un regime liberale,
dove lo Stato si limita a fare l'esattore asfissiante,
senza alcuna tutela per le classi meno abbienti.
Il potere di acquisto degli stranieri
può essere notevolmente superiore rispetto agli autoctoni,
che si ritrovano ad affrontare costi al di fuori della propria portata
e che per andare avanti potrebbero dover diventare camerieri e inservienti
al servizio dei ricconi forestieri.
Il mercato va sottoposto a controllo e non può essere lasciato libero,
perché in un contesto globale come quello attuale
causa danni incalcolabili al tessuto sociale ed economico.
Il turismo per il resto è l'economia dei poveri,
per quei Paesi che non hanno capacità industriali e tecnologiche,
nessuna potenza mondiale ha mai basato il proprio status su ristoranti e alberghi,
il "potremmo vivere di turismo" è una sciocchezza
detta da chi non comprende certe dinamiche,
che pensa di diventare veramente ricco
in un Paese di pizzaioli, domestici e inservienti vari
che potranno permettersi a stento un tetto sulla testa.
L'Italia sta diventando il parco dei divertimenti "di" e "per altri". - DB

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