L'invisibile luce
Se l’ateo rifiuta Dio in quanto persona
egli rimane comunque attaccato al divino come perfezione e
beatitudine,
come evasione fuori dai limiti e dall’infelicità.
Anche il Tempo può e deve essere redento.
« Il mito del progresso consiste nell’attendere dall’avvenire una
beatitudine
che le condizioni dell’esistenza terrena rendono impossibile,
cioè chiedere al tempo di liberarci dal tempo.
Il realismo della fede consiste nell’aprirsi alla vita eterna,
Ebbene, “...la vita eterna è che essi Vi conoscano, Voi, il solo vero
Dio,
e colui che Voi avete inviato Gesù Cristo”
Ed è di cercare innanzitutto il regno di Dio e la sua giustizia […]
»
« La pedagogia divina non consiste nel migliorare le nostre condizioni di
esistenza temporali,
ma nell’elevarci al di sopra del tempo rivelandoci l’eternità ».
« Non maledirò mai la terra. Ciò che mi delude, ciò che mi fa sentire la
ferita dell’esilio
(qui sulla terra, lontano da Dio, n.d.r.), non è la terra, è il tempo e
il peccato.
Il tempo che mutila la mia gioia e il peccato che la sporca.
Ebbene, né l’uno né l’altro sono essenziali alla creazione,
I corpi resuscitati e la terra nuova annunciata dalla Scrittura
non conosceranno né i limiti del tempo né la sporcizia del peccato
»”
« […] l’unico progresso, lungi dall’essere portato dal corso del
tempo,
nascerà dalla morte del tempo »”
« Il cristianesimo perviene così al paradosso che non c’è altra vera
novità nel tempo
che quella che consiste nel vivere al di sopra del tempo ».
« Amare è avere fame insieme, e non divorarsi l’un l’altro ».
« L’unica nobiltà dell’uomo, la sola via di salvezza
consistono nel riscatto del tempo attraverso la bellezza, la preghiera e
l‘amore.
Al di fuori di questo, i nostri desideri, le nostre passioni, i nostri
atti
non sono che vanità ed “ inseguimento del vento ”,
risacca del tempo che il tempo divora.
Tutto ciò che non è eternità ritrovata è tempo perduto
».
« Mistero della vecchiaia. Ero forte un tempo e mi sentivo portato da
Dio.
Oggi, divenuto debole, debbo portare Dio ».
« Ultima offesa a Dio.
Tremare davanti alla sua giustizia dopo aver ignorato il suo amore
».
« Il “ Dio della mia infanzia ” ?
L’ho perso per meglio ritrovare un Dio-bambino ».
« Non giudicate. Finché odio il mio nemico, sono suo complice:
detesto in lui ciò che in me gli assomiglia…»
« Ciò che chiamiamo “ nostra personalità ”
non corrisponde mai alla vera realtà della nostra anima: è una maschera,
in parte tessuta dall’interno dal nostro orgoglio che dà spettacolo a sé
stesso,
in parte imposta dal fa fuori dal ruolo che recitiamo davanti agli
altri.
L’amore strappa tutte le maschere interiori o esteriori […] »
Brani tratti da Gustave Thibon - L’invisibile luce.
Aforismi sapienziali per una redenzione del tempo.
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