Occhi neri
La canzone russa scritta da un italiano
La celebre canzone russa “occhi neri” очи чёрные, ha una particolare
storia
essendo stata composta dall’italiano (poi naturalizzato inglese) Adalgiso
Ferraris.
Nato a Novara nel 1890 e diplomato alla Regia accademia filarmonica di
Bologna
Ferraris nel 1910 partì per la Russia, stabilendosi a San Pietroburgo
dove studiò nel locale Conservatorio
e frequentò assiduamente la belle epoque notturna della capitale;
pubblicò “occhi neri” nel 1912,
probabilmente ispirato dagli occhi neri di una donna bellissima
tzigana.
Durante la permanenza a Pietroburgo, suonò per i Romanov e conobbe
Rasputin,
fu poi arrestato per spionaggio e capì che era ora di lasciare la
Russia.
Allo scoppio della Prima guerra mondiale tornò in Italia per
arruolarsi;
al termine della guerra sposò Adele Brunelli e si trasferì in Inghilterra,
a Londra,
dove visse per il resto della sua vita fino alla morte nel 1968.
Occhi neri, occhi ardenti
occhi pungenti, meravigliosi
come vi amo, mi sa che
in un momento difficile v’ho visti io.
Oh, non inutilmente voi siete del profondo buio più scuri!
In voi vedo il lutto dell’anima mia
In voi vedo la vittoriosa fiamma:
bruciato è in lei il povero cuor.
Ma non sono né triste né malinconico
Consolante per me è il destino mio:
Tutto il meglio della vita che ci ha donato Dio
per questi infuocati occhi l’ho sacrificato io.
Se non vi avessi incontrato,
non avrei sofferto in questo modo,
Mi sarei goduto la mia vita.
Mi avete distrutto, occhi neri,
avete portato via per sempre la mia felicità.
Che sia dannato il momento in cui vi ho incontrato,
occhi neri, occhi indomabili!
Se non vi avessi visto, non avrei sofferto in questo modo,
mi sarei goduto la vita.
Mi apparite spesso nel sonno di mezzanotte,
e la felicità sembra vicina,
ma mi sveglio – intorno è notte fonda.
E qui nessuno ha compassione di me.
Traduzione di Francesco Cocorullo e Virginia Bonamici
Olga V. Petukhova: Cultura russa
Cultura Italia-Russia
Nessun commento:
Posta un commento