Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

martedì 9 giugno 2015

Un bucato e la Luna

Un bucato e la luna


N’è passato di tempo d’allora.
Non quello del momento che rincorre l’altro
ma quello che ha una dimensione imprecisata che stacca le cose tra il prima ed il dopo.
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Ero ancora ragazzo.
Stavo lì ... una sera inoltrata sopra un grande terrazzo.
Bisticciavo con la mia personale imperizia nello stendere panni lavati
mentre davo una mano a una zia.
Corredo cromosomico del tutto assente, per quella abilità purtroppo in me mancante.
😏

Tra ceste e mollette sopravanza un impulso improvviso 
e la testa si gira a guardare.

Vedevo la montagna scura.
E proprio là dove la cima si tratteggiava in tutta la sua compattezza
… là …
… dove anche le montagne fermano i pensieri …
con una intensità crescente si sbriciolava quella luce gialla.

È salito da lì dopo qualche secondo un sorriso di Luna.
Sorrideva quel primo pezzetto
mentre aumentava da dietro la cima con movimenti lenti.
Sembrava un bambino che fuoriesce dal corpo di una madre dolente.

Nascono così i bambini. Come quella Luna.

Quando è stata un po’ oltre la cima ... lentamente si è messa a dondolare.
Mi è venuto da pensare che sapesse della mia ammirazione.
Mi guardava irridente e bonaria.
Così mi sono perso a immaginare un paese da fiaba
che stava dietro quel monte che conoscevo bene.
Un via vai di folletti e creature felici
… indaffarate e burlone …
come quelle del sogno di una Notte di mezza Estate.

Quanto tempo sia rimasto su quella terrazza … non lo so.
Né ricordo cosa mi abbia distolto da quella imprevista visione.

Non l’ho più cercata.
Sapevo che non l’avrei più trovata quella Luna nata per me.
Bella da ricordarla per sempre.

Chissà !

Forse sapeva che un giorno avrei raccontato di lei anche a te.