Ognissanti
Il 1° Novembre
... spartiacque tra un anno agricolo e l'altro ...
è il periodo in cui
finita la stagione dei frutti e la loro raccolta
la terra entra nel periodo di letargo
accogliendo in sé i semi del frumento destinati a rinascere la Primavera successiva.
E il 1° Novembre ... si celebra la morte di tutti i Santi
intesa in realtà come il giorno della loro « nascita »
della loro vittoria e dell'assunzione nella comunione divina.
La cristianizzazione del Capodanno celtico
non ne contraddice affatto lo spirito.
Se si paragonano i santi ai chicchi di grano
si possono meglio comprendere le parole che Cristo disse ad Andrea e Filippo :
« In verità, in verità vi dico :
se il chicco di grano caduto in terra, non muore, rimane solo;
se invece muore, produce molto frutto.
Chi ama la sua vita la perde
e chi odia la sua vita in questo mondo la conserverà per la vita eterna.
Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io là sarà anche il mio servo.
Se uno mi serve il Padre lo onorerà »- Giovanni 12 : 24/26 -
Gli uccelli non cantano più.
E’ questa la stagione
in cui i tramonti assumono i colori della Terra
e anche gli alberi sembrano morire.
Nel buio dei sepolcri di pietra grezza o marmo raffinato
le anime
abbandonano l’aspetto di ciò ch’è apparso e adesso è trapassato.
Nulla e nessuno è giusto. Nulla e nessuno è innocente.
Cuori intessuti di inquietudini e gioie
sono stati ripuliti dagli spasmi della morte.
L’ occhio sobrio del Destino
è il lato segreto di quel dolore che in vita il peccato dipinge di nero.
Continueranno i sogni a vivere nei sonni senza tempo ?
Oppure nuovi pensieri da non bandire
si affacceranno su visioni che non svaniranno ?
__________________________________________________
R e q u i e m a e t e r n a m
. . .
. .
.
Dinnanzi al Silenzio di
questo apparente distacco
accosto il viso tra le
mani.
Seppure attenuato
percepisco il bruciore di
quella stanchezza vitale che incombe senza
fretta
simile allo sguardo di
una notte accigliata che si espande
per negare
alle stelle di affacciarsi.
Tuttavia dilato le porte
del cuore
e intuisco le ondate leggere di uno Splendore nomade che
danza
e procede tra gli spiriti posandosi come gocce di
rugiada sopra i fili d’erba.
Che sia il presagio intuito di una fioritura
che sarà più pura di quella che chinò il capo di una bellezza imperfetta
quando i sogni si unirono
alla malinconia della morte ?
È questa la Speranza donata dal Cielo a noi mortali.
Nessun commento:
Posta un commento