Pensieri lacustri in vacanza
    Guardo tra i riflessi dell’acqua
  
  
    dove la luce si agita con moti di calore luccicante
  
  
    che però non brucia.
  
  
    Riverberi e ombre alterate
  
  
    sono trasformate dalla luce del sole e da un velo di nuvole. 
         
  
  
    La liquida piana assomiglia a una pagina intatta
  
  
    sulla quale frasi invisibili e pensieri meditati
  
  
    diventano l’idea di possibili scritti futuri.
  
  
    Non è persistente e neppure costante  
  
  
    la brezza che respira sé stessa da una riva all’altra  
  
  
    disperdendosi in un aria ancora più vasta. 
  
  
    Le palpebre socchiuse impongono una pausa agli occhi 
  
  
     da quel vento che somiglia all’amore quando indossa distanze. 
  
  
    Emettono un suono sensuale le acque sbattute dolcemente verso riva. 
  
  
    Assomiglia alla Voce più antica quel suono così carezzante.
  
  
    Voce dell’Amore
  
  
    e di una Verità tornata ad essere inizio e origine di Vita.
  
  
    Scopro quelle onde conversare con i miei pensieri 
  
  
    rintracciandoli nel Luogo dove la deriva del cuore ritrova
        equilibri. 
  
  
    E scopro che anche il vento si è messo in attesa
  
  
    … perché sa …
  
  
    di un uomo che rifiuta di sentirsi come fosse un poeta.
  
  
    Perché lui sa che l’amore si comporta come l’acqua 
  
  
  
    riprendendosi tutto quello che ci scrive sopra.
    
  

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