Dimorando solitario in un
luogo segreto, senza brame e senza possessi,
egli prenderà posto su di
un seggio stabile, né troppo alto né troppo basso,
tenendo sotto controllo
l’attività della mente e dei sensi,
mantenendo in perfetto equilibrio
il corpo, il capo e il collo, senza guardarsi intorno,
così egli mediti e
raggiunga in questo modo la pace dell’Abisso.
Il paragone per un simile
uomo,
che conosce la gioia
illimitata che sta al di là dei sensi ed è afferrata dall’intuizione,
e che non devia dalla
verità,
è quello della lampada
che non tremola in un luogo senza vento.
- Bhagavadgītā -
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