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mercoledì 14 febbraio 2024

La Terra dell'Aurora

La Terra dell'Aurora

Dedicata a chi è stato ... a chi è ... e a chi sarà innamorato
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C'era una volta una Principessa che vestiva di seta e velluto
e abitava in un palazzo, in alto in alto, sopra al mondo,
in un castello di cristallo screziato di molti colori,
sulla vetta di una montagna coperta di neve. 

Aveva tutto quello che si può desiderare.

Mangiava cibi raffinati, dormiva su cuscini di seta e sedeva su sedili d'avorio. 
Aveva tutto ... ma era completamente sola.

Tutto intorno a lei, servitù, gatti, cani, uccelli e fiori
erano soltanto i riflessi di uno specchio. 
Infatti
la Principessa possedeva uno specchio magico grande … rotondo …
e dell'argento più puro.
Lo mandava fuori per il mondo ogni giorno e ogni notte
e il grande specchio scivolava, librato nell'aria … sopra mari e paesi,
sopra campi … e città. 
La gente al vederlo non era per nulla sorpresa, diceva soltanto :
" E' la LUNA ! "
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Ogni volta che il magico specchio tornava
riversava davanti alla Principessa
tutte le immagini che aveva raccolto durante il viaggio … 
fossero belle e brutte, buone e cattive, interessanti e noiose,
così… come capitava.

La Principessa sceglieva quello che le piaceva e, senza pensarci,
buttava il resto nel ruscello
e le immagini lasciate in libertà tornavano alle loro origini
scorrendo attraverso le acque della Terra. 
Ecco perché vediamo la nostra immagine riflessa
quando ci chiniamo sopra una fonte o sopra una pozzanghera. 

La Principessa era immortale e non si era mai guardata allo specchio
perché se guardava la propria immagine riflessa nello specchio magico,
sarebbe diventata mortale. 

Viveva così tutte le immagini che aveva scelto, giocava con loro
ed era abbastanza felice.

Un giorno
lo specchio magico le portò un'immagine che la colpì più delle altre;
era la figura di un Principe.

Quando lo vide, fu presa da grande struggimento per lui
e le venne il desiderio di raggiungerlo a tutti i costi.
Ma come ?
Non sapeva dove abitava, né chi fosse. Non sapeva neppure il suo nome.

Non trovando nessuna altra soluzione,
decise di guardare nello specchio magico
pensando che lo specchio, forse,
avrebbe potuto portare la sua immagine al Principe.

Pensò che il Principe potesse guardare lo specchio
mentre sorvolava il cielo del posto dove abitava.
Vedendo la sua immagine,
pensò che il Principe potesse seguire lo specchio nel suo cammino
… ed arrivare a lei.

Guardò a lungo lo specchio e mandò la sua immagine nel mondo
diventando però in tal modo mortale.

Il Principe che la Principessa vide riflesso nello specchio
regnava su un grande regno che egli stesso si era creato.
Un regno che non era nel Passato … non era nel presente.
Era in disparte … in un giorno del futuro. 

Per questo si chiamava la TERRA dell'AURORA.
E tutte le genti che l’abitavano, amavano ed ammiravano quel Principe.

Un bel giorno,
i Ministri del Principe della TERRA dell'AURORA,
decisero che era giunto il tempo in cui il Principe si sposasse
perciò convocarono a Palazzo tutte le più belle giovani di quella terra.

Ogni giovanetta desiderava essere la prescelta dal Principe
… e tutte erano bellissime.

Tra loro si era però intrufolata una cattiva fata
che nelle vene non aveva sangue rosso e caldo, ma verde e freddo
... e non lo dava a vedere ...
perché si era abilmente truccata con eccezionale arte e cura.

Quando il Principe entrò nella sala dorata del trono per fare la sua scelta, 
la fata cattiva bisbigliò rapidamente delle parole magiche
e il Principe non riuscì a vedere altre che lei.
E gli parve tanto meravigliosamente bella
che, senza indugio, le chiese di diventare sua sposa.

La fata cattiva accettò con un malizioso sorriso e sibilò : 
" Con vero piacere mio Principe sarò tua sposa. Ad una condizione però.

Il Principe, senza attendere ulteriori specifiche,
annuì visibilmente senza riflettere … tanto era rapito dall'incantesimo.

" Bene " - disse la fata - " hai dunque accettato. "
- e sorrise nuovamente -
" Questa è la condizione
Per un intero anno,
non dovrai guardare lo specchio d'argento che passa nei cieli.
Se lo farai
dimenticherai all'istante tutto quello che è tuo e ti appartiene,
dimenticherai chi sei e da dove vieni … 
e dovrai andare nel Paese del Presente dove nessuno ti conosce … 
e lì … vivrai come un povero diavolo sconosciuto. Sei d'accordo ? "

" Se è soltanto questo "
- disse il Principe esultando -
" ... è un patto molto semplice da rispettare ! "

Nel frattempo
la Principessa aveva aspettato ed aspettato …
ma il Principe non era arrivato
e allora decise di andare per il mondo a cercarlo.

Ridiede la libertà a tutte le immagini che aveva tenuto per sé
... e tutta sola ...
lasciò il palazzo di cristallo screziato di mille colori 
e con le sue scarpette scese dalla montagna innevata
giù in basso … fino al mondo.

Percorse le strade di tutti i paesi finché giunse nel Paese del Presente. 
Ma a questo punto
le sue scarpette erano consunte e dovette proseguire scalza
mentre lo specchio magico, con la sua immagine,
continuava a percorrere i cieli.

Una notte, il Principe sedeva sulla terrazza del suo palazzo d'oro
giocando a dama con la fata dal sangue verde e freddo
e, mentre muoveva una pedina,
una minuscola goccia gli cadde sulla mano.

" Comincia a piovere "
- disse la fata dal sangue verde - 
" Non può essere "
– rispose il Principe dando un'occhiata in cielo -
" Non c'è neppure una nuvola ! ".

E mentre gettava un'occhiata verso l'alto
lo sguardo si soffermò sul magico specchio argenteo 
che il quel momento stava solcando il cielo sopra le loro teste.

Il Principe vide riflessa nello specchio
l'immagine della Principessa che piangeva
e capì subito che quella caduta sulla sua mano
altro non era che una lacrima !

Nello stesso istante capì l'inganno della fata !
Uscì dall'incantesimo … e vide che non era affatto bella 
e notò le vene dove scorreva il sangue verde e freddo.
E si innamorò della Principessa vista nello specchio.

" Hai infranto il patto ! "
- sibilò la fata dal sangue verde -
- mentre il suo volto assumeva un aspetto da vipera - 
Ora devi pagare ! "
 … e con le sue lunghe dita verdi artigliò il petto del Principe
che restò immobile sotto il malefico potere facendogli un nodo al cuore.
Fu in quel momento 
che il Principe dimenticò di essere nella TERRA dell'AURORA
... e di esserne il sovrano.
Se ne andò quindi furtivamente dal palazzo e dal suo regno
quasi come un ladro … e senza più memoria. 

Vagò per il mondo
fino a che giunse nel Paese del Presente
dove iniziò a vivere come un buono a nulla, povero e sconosciuto, 
portandosi appresso soltanto l'immagine dello specchio magico
... che da quel momento era rimasto vuoto.

Nel frattempo
anche i vestiti di velluto della Principessa si erano logorati..
Adesso portava una vecchia giacca da uomo consunta
… troppo grande per lei …
un vestito fatto di toppe colorate
e abitava nelle vecchie rovine di un Paese del Presente.

Un bel giorno … proprio tra quelle rovine
il Principe e la Principessa si incontrarono … ma non si riconobbero 
perché nel Paese del Presente erano completamente diversi.
Ma nella comune infelicità
… i due divennero amici …
e si confortarono aiutandosi l'un l'altro.

Una sera
… quando lo specchio magico tornò a navigare nel cielo ormai vuoto ...
il Principe mostrò un ritratto alla Principessa.
Era tutto spiegazzato e sbiadito
ma anche così … la Principessa riconobbe se stessa
e riconobbe anche il Principe che aveva tanto a lungo cercato
… e per il quale si era fatta mortale.
E gli raccontò ogni cosa.

Il Principe scosse il capo tristemente e disse : 
" Non posso capire quello che dici … ho un nodo nel cuore.
E a causa di questo nodo, nulla mi è permesso ricordare.

Allora la Principessa mise una mano sul cuore
... e sciolse con facilità quel nodo.

E subito il Principe ricordò chi era … e dove era nato. 

Prese la Principessa per mano
… e se ne andò via con lei … lontano … lontano … nel Paese-del-non-Dove.

Il Luogo dove è situata la TERRA dell'AURORA.


Grande ed argentea sostava la Luna sopra i pini scuri
nel giardino del palazzo
dove il Principe e la Principessa passeggiavano ogni sera in silenzio
tenendosi per mano.

La Luna faceva risplendere le antiche pietre di quel palazzo.
E in quel silenzio … in quel rito serale ...  camminando vicini
il Principe e la Principessa sentivano con chiarezza
che per la durata di quell' istante
… erano entrambi immortali.


Michael Ende

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