Considerazioni riguardo un fallimento
[...]
Le gioie, le speranze, lo slancio nella costruzione di una comune casa europea,
sono andati infrangendosi contro qualcosa di oscuro ed imprevedibile.
Quella casa europea, quel progetto federativo
che ebbe in personaggi come i vari Altiero Spinelli i principali cantori,
si è gradualmente trasformato in una burocratica ed oppressiva gabbia dei popoli,
unita unicamente da una inutile moneta-carta di credito,
il cui esoso prezzo è stato fatto pagare sulle spalle dei lavoratori di mezza Europa,
tutto a detrimento del benessere delle generazioni a venire.
[...]
Visto l’andazzo circense di Bruxelles,
visto che Europa sempre più significa burocrazia,oppressione, ottusità,
siccome non si possono difendere i mercati nazionali,
siccome non si possono fare politiche di bilancio
in grado di rilanciare attraverso il pubblico intervento l’economia di un paese,
siccome bisogna codinamente accettare di accogliere chi,
senza tanti problemi, sputa sul piatto in cui mangia,
per tutti questi motivi, la perfida Albione ha detto “ No ”
e, senza tante storie, è uscita dall’eurocirco.
[...]
Gli ultimi due-tre secoli di storia europea, avrebbero dovuto insegnarci che,
l’idea di uno stato europeo unito,è un qualcosa di irrealizzabile,
proprio a causa di quelle differenze etno-culturali,
che sono poi economiche e politiche che, del cosiddetto Vecchio Continente,
rappresentano invece la ricchezza.
Rimodellare l’Europa si può e si deve, proprio nel nome delle differenze.
Non più un unico mega stato a conduzione anglo americana
o, in subordine, germanica, bensì
una Confederazione di Stati Indipendenti,
liberi nelle proprie scelte esistenziali,
liberi nelle proprie scelte esistenziali,
da quelle di natura meramente economica
a quelle di ordine organizzativo ed istituzionale e via discorrendo,
ma
accomunati da un vincolo spirituale che risale alla notte dei tempi.
accomunati da un vincolo spirituale che risale alla notte dei tempi.
[...]
Forse la soluzione sta tutta nelle parole dell’ultimo Heidegger
quando, con fare criptico ci parla di quell’ “ Ereignis/Eventuarsi ”,
in cui atto e parola andranno a coincidere,
in cui l’Idea, il Pensiero,
si libererà dalle sovrastrutture e dalle incrostazioni dualiste,
si libererà dalle sovrastrutture e dalle incrostazioni dualiste,
per farsi Azione, andando a coincidere, ad “ eventuarsi ” con essa.
E lì la ruota della Storia, dell’infinito Kharma Indoeuropeo tornerà a girare,
riportando in auge un’antica supremazia …
e questo con buona pace per Voi tutti : islamici e terzomondisti,
monoteisti, globalisti e buonisti, veri o finti che siate…
Con Noi lasciate perdere, perché non c’è e non c’è mai stata né ci sarà mai storia,
questo attuale è solo un tragico momento … da cui, prima o poi,
prima mortificati e poi purificati dall’Atanor di una Storia immortale,
sapremo rinascere a nuova Luce … e, per una volta ancora, dateci retta :
non è prosopopea, né sciocca vanità, né esaltazione,
ma pura e semplice questione di Kharma …
- Umberto Bianchi -
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Non solo un uomo o una donna
non solo una Nazione ... persino un Continente
senz'anima non può andare lontano.
Non cercare di " capire " il Karma con la ragione.
Sarebbe come per un gatto
cercare di assimilare concetti di fisica quantistica.
Non ne sa nulla ma ne preavverte gli effetti.
Ciò che serve
è un'espansione della propria coscienza individuale.
" Cos'è l'oceano se non una moltitudine di gocce ? "
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