Parole bancarie e dintorni
Questo paese lo stanno suicidando con l’alacre aiuto di una massa di ignavi
e di una sedicente élite intellettuale
completamente pervertita, maschilista, egocentrica, narcisista patologica
e per di più “ ignorante ”.
[...]
Siamo in questa situazione
perché il paese è come inebetito, costernato, immobilizzato
di fronte all’ineluttabile violenza che sta subendo, incredulo,
in quell’attimo della vittima che immobilizzata dalla paura
deve ancora realizzare e capire quel che le sta succedendo,
prima ancora di pensare a come farcela
a scampare alla morte sicura che le si prospetta per soffocamento,
se non reagisce.
Solo che in questo caso la vittima, il paese,
è già stata tramortita e inebetita dai potenti narcotici che sono i media,
è sfiduciata nella magistratura che ha già dimostrato più volte la parte da cui sta,
non crede alla difesa militare o quant’altro,
venduta ai padroni,
ha capito che la politica è un teatrino con tanti limiti
in cui stragoverna la tecnocrazia paracadutata dai vertici mondiali
e, circondata da falsi amici, non si fida più di nessuno
tranne poi andarsi a mettere nelle mani dei vari pifferai magici
o a ficcarsi in progetti sbilenchi di guru prezzolati.
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