Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

mercoledì 6 dicembre 2017

La Scuola : cultura e basi di una identità nazionale

Eccone i presupposti

È questa concezione
... improntata ai valori spirituali del mondo e della vita ...
l'unica
in grado di contrastare la cultura massificatrice e devastante che oggi impera.  
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Colloquio con Ida Magli
di Giordano Bruno Guerri

da : Per una rivoluzione italiana - 1996

[…]
La vera scuola
è stata sempre, presso tutte le popolazioni che conosciamo, un'altra cosa :
ossia
l'inculturazione dei nuovi membri del gruppo.
Cioè la trasmissione di tutti i valori, i costumi,
le tradizioni, la religione, i riti, le tecniche ...
Tutto quello che serve per vivere in quel gruppo.

Quindi,
per quanto possa sembrare addirittura assurdo a chi non ha riflettuto sul problema,
la vera scuola è quella delle popolazioni arcaiche o delle popolazioni " primitive " :
perché serve veramente a rendere lo " scolaro " autonomo
e capace di padroneggiare il suo mondo.
In questo tipo di scuola gli adulti che effettivamente guidano il gruppo
( quindi i maschi ),
insegnano come si fa e che cosa significa essere membri di quel gruppo.
Come sopravvivere.
Se si deve imparare a cacciare gli insegnano a cacciare;
se si deve imparare a pescare gli insegnano a pescare;
gli insegnano le danze, i miti,
come si fa per vivere e per morire, per sposarsi, per rispettare i parenti e gli amici,
per difendersi dai nemici.
Insomma tutto il patrimonio della cultura
per addestrare il nuovo membro
a comportarsi in maniera coerente con i costumi del gruppo.

La nostra scuola è tutt'altra cosa :
si finge che l'individuo impari a vivere da sé.
Perfino nella primissima età gli si impongono i comportamenti,
ma non gli si spiega il perché.
La madre comincia a mettergli il cucchiaio in mano e, con pazienza,
il bambino impara che si mangia col cucchiaio.
La mamma lo mette sul vasetto e lo sgrida se non ci vuole stare,
ma non gli spiega il perché.
Tutte queste cose, pur essendo importantissime,
vengono lasciate allo scambio autoritario fra madre e figlio.
Poi, già all'asilo, si insegna al bambino un sapere tecnico :
come si fanno le aste, le vocali, le consonanti.
Oppure gli si fa il disegno :
questo è un cerchio, questo è un quadrato, ma non gli si spiega
che si tratta del modo con il quale abbiamo definito la realtà,
e a che cosa serva per imparare a vivere.
La vita è terribilmente complessa nella nostra società
ma nessuno ne parla, dando per scontato che così debba essere …
[…]

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20 anni trascorsi d'allora e siamo ridotti come solo chi non vuol vedere
ancora ha l'ardire di giustificare.
Ma forse ciò che si vuole veramente
... fatte le debite eccezioni che pur ci sono per fortuna ...
è una scuola
che possa sfornare una massa di mediocri a misura di Sistema.

L'intelligenza sostenuta ... è pericolosa.
Ha il piccolo difetto di non essere addomesticabile a posteriori.


" Devi sapere che ci sono due storie :
quella ufficiale piena di menzogne, che insegnano a scuola,
la storia ad usum delphini;
e poi c'è la storia segreta,
quella che contiene le vere cause degli avvenimenti,
una storia ignominiosa. "

- Honoré de Balzac -

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