Quando è la crusca a soggiornare nei cervelli
[...]
... per volere dello stesso Ministero dell’Istruzione.
Quest’anno, infatti, le domande per partecipare all’attesissimo “ Prin ”
il bando per il finanziamento dei progetti universitari di interesse nazionale,
dovranno esser redatte solo in inglese e,
“ a scelta del proponente, può essere fornita anche un’ulteriore versione in lingua italiana ”
Come a dire: “ Se proprio si ha tempo da buttare ”.
Si tratta di una “ follia ” per il professor Claudio Marazzini,
presidente dell’Accademia della Crusca, la più antica accademia linguistica al mondo,
nata nel 1582 allo scopo di separare la “ buon lingua ” dalla “ crusca ”
e che oggi si dedica “ allo studio e alla conservazione della lingua nazionale italiana ”.
di abolire l’italiano nella domanda rivolta alla pubblica amministrazione,
definendola “ suicida e autolesionista ”.
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Eccolo un consiglio spassionato alla Ministra :
meglio sarebbe stata
la proposta di usare il Francese anziché l'Inglese.
È lingua più consona all'area intellettuale cui appartiene.
Lei la lingua francese l'ha studiata ?
« Un po' »
Ah ! ...
El francese è una parlata scicche :
lei infatti guardi le persone ricche
che ci hanno tutti quanti 'sta parlata.
« Ecco, io, a parlà me trovo un po' imbrogliata »
Pur qua ?
« Purquà me manche la praticche »
Il fottudiè de plù la grammaticche.
« Me muà ... Lo vede ? Già me so' sbagliata »
Nel francese, se sa, ce so' l'accenti :
studi più meglio li vocabbolari,
e doppo parli senza complimenti ...
« Che serve ? Io me vergogno ... »
Ma bisogna parlà come fo io, franco ...
« Magari !
Io invidio a lei che nun se ne vergogna ! »
- Trilussa -
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