[…]
Lo scrivo e lo ripeto da anni :
i poteri che spingono per la globalizzazione stanno abbattendo il vecchio mondo
e sulle sue macerie hanno bisogno di “ creare ” un nuovo cittadino
che sia facilmente malleabile e controllabile.
Un cittadino che sia senza identità, che abbia rinunciato alla sua personalità,
al suo spirito critico, alla privacy, che sia sempre “ connesso ”.
Un cittadino che sia capace di abbracciare il progresso
e nel suo nome di accettare qualunque provvedimento
abdicando alla sua stessa umanità.
Un Uomo che si fa macchina, che sposa il virtuale
preferendo paradisi artificiali alla vita reale fatta anche di dolore,
fatica e disperazione.
[…]
Stiamo correndo verso una deriva post-umana
in cui i rapporti sociali tendono a corrompersi,
in cui le persone rischiano di trovarsi “ drogate ” dall’abuso dei social,
dipendenti dai like e dai commenti degli altri utenti,
finendo spersonalizzate e scollate dalla realtà “ vera ”
I social hanno abbattuto molte barriere, avvicinano
ma al contempo allontanano da ciò che è reale,
diffondendo un’idea di perfezione virtuale che soprattutto i più giovani
tendono a emulare finendo inevitabilmente frustrati.
Approfondimento...
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Tritacarne mentale
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