Dalla falegnameria alla Clinica
Quarant’anni fa, il dramma.
Emanuele Balbo stava lavorando in una falegnameria,
la sega circolare agganciò la manica del suo maglione,
la risucchiò e gli tranciò di netto la mano sinistra.
Urla, smarrimento, paura.
« Ma non mi faceva male - ricorda oggi Balbo con molta serenità -
Cercai subito qualcosa per coprire il moncherino,
anche perché i miei colleghi non potevano aiutarmi. Erano svenuti »
Poi la corsa disperata in ospedale,
il dottore che chiese di recuperare l’arto rimasto sotto le sega,
il trasferimento al Borgo Roma di Verona e l’intervento di reimpianto.
Era il 2 marzo 1978.
Dopo quattordici ore di sala operatoria,
il trentasettenne professor Landino Cugola,
pioniere della chirurgia della mano in Italia,
riattaccò la mano al giovane apprendista falegname.
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