In attesa di Cassio
Cesare :
“ Vorrei che attorno a me ci fossero degli uomini piuttosto grassi,
e con la testa ben pettinata, e tali, insomma, che dormano la notte.
Quel Cassio laggiù ha un aspetto troppo magro e affamato :
pensa troppo, e uomini del genere sono pericolosi.”
Antonio :
“ Non aver paura di lui, Cesare : egli non è pericoloso.
È un nobile romano e si dice che sia persona di fama specchiata.
Ed è anche ben disposto.”
Cesare :
“ Vorrei soltanto che fosse un poco più grasso !
… se il mio nome fosse suscettibile d’una qualche paura
starei tanto attento a evitare quanto quello sparuto Cassio.
Egli legge molto e si guarda sempre in giro con occhio intento,
e penetra del suo sguardo le azioni degli uomini fino al loro più intimo segreto.
E non gli piace andare a teatro come pure a te piace, Antonio;
né gli piace ascoltare la musica.
Sorride raramente e quando lo fa
sembra che egli derida piuttosto se stesso e si prenda giuoco del proprio animo,
che può essere indotto a sorridere di cose senza importanza.
Uomini come lui non son buoni a trovar pace,
quando vedono qualcuno che sia più grande di loro;
ed è per questo che sono molto pericolosi.”
- William Shakespeare -
Julius Caesar
atto I, scena seconda
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E chi vuol capire capisca
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