Uscire dallo spazio che su di noi hanno incurvato secoli e secoli
è l'atto più bello che si possa compiere.
Quasi nemmeno ci rendiamo conto
delle nostre tacite obbedienze e automatiche sottomissioni,
ma ce le possono scoprire,
dandoci un orrore salutare,
i momenti di spassionata osservazione,
quando scatta il dono di chiaroveggenza e libertà
e per l'istante si è padroni,
il destino sta svelato allo sguardo.
Per mantenersi in questo stato
occorre non avere interessi da difendere, paure da sedare,
bisogni da soddisfare;
si raccolgono i dati, si dispongono nell'ordine opportuno e,
al di là dei recinti dove si sta rinchiusi,
si spalanca l'immensa distesa del possibile.
- Elémire Zolla -
Uscite dal Mondo
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