Corruzione del pensiero e del linguaggio
Centosettant'anni dopo la celebre definizione di Metternich,
l'Italia sembra tornata ad essere nulla più di “ un'espressione geografica ”.
So che non si tratta di una valutazione accettata ma quel che io vedo,
e che chiedo di confutare a chi vi riuscisse,
è un Paese spogliato d'ogni sovranità e in crisi d'identità,
con in tasca una moneta straniera, Berlino per capitale effettiva,
un inglese impostore eletto a nuova madrelingua
ed il relativismo culturale a sovrintender le menti in vece di religione di Stato.
[...]Fu la Cancelliera Merkel in persona poi,
l'Italia sembra tornata ad essere nulla più di “ un'espressione geografica ”.
So che non si tratta di una valutazione accettata ma quel che io vedo,
e che chiedo di confutare a chi vi riuscisse,
è un Paese spogliato d'ogni sovranità e in crisi d'identità,
con in tasca una moneta straniera, Berlino per capitale effettiva,
un inglese impostore eletto a nuova madrelingua
ed il relativismo culturale a sovrintender le menti in vece di religione di Stato.
[...]Fu la Cancelliera Merkel in persona poi,
una volta vinta la campagna d'estate dello spread,
a dichiarare ufficiosamente il “ protettorato tedesco ”,
dettando punto per punto l'agenda politica di Roma con la famigerata formula
- evoluzione delle antiche condizioni di pace -
dei “ compiti a casa ”.
Da allora Berlino dispone,
magari per mezzo dei suoi ventriloqui di Bruxelles,
e Roma esegue,
vergando con le lacrime e il sangue degli italiani
quaderni su quaderni di “ compiti a casa ”
[...]
... alla docile accettazione del giogo tedesco
è andato aggiungendosi, da qualche tempo,
uno spettacolo altrettanto mortificante, ma ancor meno comprensibile :
l'oblio organizzato della lingua italiana,
ovvero dell'ultimo retaggio ancora intatto della nostra identità nazionale.
[...]
La sostituzione strisciante dell'italiano con l'inglese
non riguarda solo l'istruzione universitaria.
Da quest'anno, infatti,
gli studenti di tutte le scuole secondarie dovranno assistere,
oltre alle consuete ( e, intendiamoci, sacrosante ) lezioni “ di ” inglese,
anche a lezioni “ in ” inglese delle principali materie scientifiche.
Materie scientifiche, forse non lo sapete, come la storia.
Ma non c'è un cortocircuito logico
nel pretendere che la storia d'Italia venga insegnata in inglese ?
In quella storia, quantomeno, sembrerebbe mancare qualcosa.
Qualcosa di enorme.
[...]
Dovendo pagare il mio tributo alla cultura anglosassone,
consentitemi di parafrasare un micidiale fustigatore dei “ modernisti ” d'ogni tempo
quale fu, e continua ad essere, George Bernard Shaw.
Anche io, come lui,
" ... non credo sia necessario essere stupidi per parlare inglese tra italiani,
ma certamente aiuta. "
ma certamente aiuta. "
[...]
Il buio di ieri contro la luce del domani che stiamo costruendo oggi ...
Non so voi ma io, se mi fermo a considerare il presente,
fatico ad immaginare qualcosa di più buio di questo Oscurantismo Illuminista
e di questa mefistofelica promessa di consegnarci Tutto,
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