Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

sabato 18 agosto 2018

Sogni venduti e massacri certi

Altro che privatizzare. Serve moralizzare.

[...]
Molti ormai cominciano a rimpiangere i tempi dell’IRI,
quando era lo Stato a gestire l’immenso patrimonio delle grandi infrastrutture del paese.
E molti si chiedono per quale ragione si dovrebbe continuare così.
Riflettendo in questi giorni sulle profetiche analisi del sociologo ungherese Karl Polanyi,
scritte nel 1944 e pubblicate nel volume “ La grande trasformazione ”,
 mi chiedo se il neoliberismo, con i suoi miti di libertà d’impresa,
competizione, privatizzazione, deregolamentazione,
sia compatibile con la democrazia in generale e con la Costituzione italiana in particolare.
La domanda non è originale
e la risposta in certa misura è scontata per chi frequenta la ricca letteratura al riguardo,
ma non credo sia inutile ripercorrere le ragioni per le quali
la risposta non può che essere negativa.
Da queste ragioni deve derivare infatti un giudizio storico e politico nettissimo
sulla classe dirigente che ci ha governato dagli anni ‘80 in poi
e la motivazione chiara a ribellarci ad uno stato di cose non più tollerabile.
Il neoliberismo ha fatto fortuna, anche nelle masse, equivocando sulla parola “ libertà ”.
Chi non è sensibile alle infinite promesse di una parola tanto pregnante ?
Chi non vorrebbe essere libero ? 
Il problema è però duplice: quale libertà ?
E la libertà di chi ?
[...]
Questo è l’imperdonabile tradimento della Costituzione e dei suoi valori
realizzato da una classe politica avida
e asservita a gruppi di potere nazionali e sovranazionali
che l’hanno telecomandata a danno nostro.
Il neoliberismo non è solo di una teoria economica,
ma di un modello complessivo di società,
sorretto da un poderoso e contraddittorio apparato ideologico,
incompatibile con la democrazia,
come sono incompatibili con la democrazia i monopoli privati di beni collettivi.
Il viadotto di Genova è un simbolo di ciò che deve finire in Italia e nel mondo
se vogliamo avere un futuro democratico.
La globalizzazione neoliberista, che esalta il libero mercato,
mentre mira a costituire monopoli e posizioni di forza,
sta mettendo in ginocchio interi popoli.
Povertà e disuguaglianza aumentano di giorno in giorno a livello globale.
Non è più accettabile mantenere in piedi privilegi feudali,
massacrando sogni e speranze di miliardi di persone.

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Se vero come si sostiene ... ed è vero 
che quando si tratta di vita o di morte
la politica cessa di essere un’arte e diventa un problema morale
bisogna constatare purtroppo che qui mancano entrambe.
Intendo sia la morale che l'arte.
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La grande trasformazione