Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

martedì 16 aprile 2019

Incendio Notre-Dame

Quando un simbolo brucia

Si parla di casualità.
Ma a volte è anche la tragica " casualità "
a fare da ponte tra il Mistero insondabile e il mondo degli uomini.

Con la devastazione di un " simbolo " concreto
è " l'evento " stesso
che viene ad assumere a sua volta valore simbolico.
A volte come richiamo. A volte come profetico.

Non occorre alcuna disanima filosofica riguardo a ciò ch'è avvenuto.
Ciò che il simbolo rivela non transita dall'intelletto.
Riflettiamo comunque sui Mala tempora currunt


Contrappunto


« Ecco il luogo del mondo dove tutto diviene facile,
Il rimpianto, la partenza e anche l’avvenimento,
E l’addio temporaneo e la separazione,
Il solo angolo della terra ove tutto si fa docile […].
Ciò che dappertutto altrove è un’aspra lotta
E una lama da macello tesa alla gola,
Ciò che dappertutto altrove è la potatura e l’innesto
Qui non è che il fiore e il frutto del pesco […].
Ciò che dappertutto altrove è la noiosa abitudine
Seduta accanto al fuoco, le mani sotto il mento,
Ciò che dappertutto altrove è solitudine
Qui non è che un vivace e forte germoglio [… ] ».
« Ce ne han dette tante, 
Regina degli apostoli, 
Abbiamo perso il gusto dei discorsi
Non abbiamo più altari se non i vostri.
Non sappiamo nient’altro che una preghiera semplice »
« Non domandiamo niente, 
rifugio del peccatore,
se non l’ultimo posto nel vostro purgatorio, 
per piangere a lungo sulla nostra povera storia,
e contemplare da lontano il vostro giovane splendore ».

- Charles Péguy -
1873-1914

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