Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

giovedì 30 maggio 2019

Un concerto di ricordi

Un concerto di ricordi


" Tu ".....
conosci il perché e il significato di questo racconto.

~ ~ ~ ~ ~

Si sentiva un tantino sciocca a voler scrivere quella lettera
chiedendosi perché le fosse venuta in mente l’dea di farlo.

La riflessione durò qualche momento.
Non era l'amore che la spingeva a farlo
ma soltanto l'enorme senso di malinconia che percepiva dentro di sé.
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Alcune sere prima si trovava ad un concerto dove doveva lavorare.
Con lei
c’era il compagno che dispensava tenerezze a non finire nei suoi confronti
con l’intento forse di recuperare qualche manchevolezza.

Ma lei pensava invece all’altro ...
ai due biglietti per il concerto che gli aveva fatto sapere di avere disponibili.
Pensava a lui che sarebbe dovuto essere lì … con la moglie.
Una coppia felice e rodata quella 
dopo anni di convivenza prima e poi fidanzamento.
Coppia felice … anche se lui diceva il contrario.
O felici … forse per l'attesa della loro piccola in arrivo.

Fino ad un certo punto
quel pensiero fu un pensiero né doloroso né angoscioso
ma solo un pensiero che si concretizzò con quella canzone
 le cui note cominciavano a diffondersi dal palco
e il cui testo non aveva cognizione di conoscere a memoria.
Ma pian piano  le parole iniziarono a trasferirsi sulle labbra
mentre la testa si riempiva del ricordo del loro primo incontro
sotto il cielo azzurro di un Marzo oltremodo bizzarro.

Rimase immobile.
La maglia attillata dello staff incollata addosso ...
le mani dalle dita affusolate appoggiate alla ringhiera
con le nocche bianche strette intorno al ferro.
Seguiva quelle parole.
Ad ogni strofa riaffioravano alla mente scene che li riguardavano.
Scene di un tempo veloce ma allo stesso tempo lento
che aveva scandito una parte delle loro vite.
Ricordi di una miriade di espressioni facciali … di sguardi …
di singhiozzi consumati in silenzio … di ore interminabili e lente …
di momenti talmente brevi ma ugualmente intensi … da togliere il fiato.

... pomeriggio lento e un po' svogliato
maggio e andato via un dito sotto il mento ...
e tu sdraiata tu sporca di baci e sabbia
a cercar le labbra smisurate dell'estate sulle mie ...
Ricordava i lunghi pomeriggi passati insieme a lui

sepolti sotto un mare di risate e stupidaggini
raccontate per rubare una manciata di ore a una vita che li costringeva lontani.

... io mi stringevo a te bevendomi con gli occhi miei x non scordarti ...
Gli sguardi misurati e lenti ... e le parole non dette ma immaginate
nei momenti in cui cercavano di parlarsi con gli occhi
… prigionieri tra le mura di un ufficio …
consapevoli di farla in barba a tutti i colleghi vicini
... che si reputavano scaltri ...
ma non vedevano ciò che chiaro e lampante balenava agli occhi del mondo intero .

... la tua faccia un po' tirata e una risata senza più allegria e incoscienza ...
Ripensava ai momenti difficili passati insieme a lui
cercando di non far trapelare l’un l’altro le rispettive preoccupazioni
sempre pronti invece a sdrammatizzare situazioni complicate.

Tu un po' nera contro quella sera che scavava il nostro addio e scappava ...
Quante volte aveva provato a farlo uscire dalla propria vita ?
… e quante all'opposto …
quelle in cui aveva avuto paura che sarebbe stato invece lui
… a volerla escludere dalla sua ?

... tu che guardi ma non vedi che è finita
e tra le dita non ci sono che fotografie ...
Ricordi meravigliosi ... tanta la voglia di stare insieme
ma evidenti i problemi e le difficoltà per non poterlo fare.

... e gli occhi miei per sempre nei tuoi occhi ...

Cantando l’ultimo verso del brano
cambiò l’ordine dei pronomi degli sguardi rispetto al testo originale
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Chiuse gli occhi e inspirò profondamente trattenendo il fiato.
Poi ... lentamente ... sollevando le palpebre
restituì attraverso le labbra il caldo riflusso del respiro.

Si sentiva un tantino sciocca a voler scrivere quella lettera.
Non era l'amore che la spingeva a farlo
ma soltanto l'enorme senso di malinconia che percepiva dentro di sé.

Determinata ... ripristinò il Pc che aveva messo in pausa
e iniziò a digitare le parole che iniziavano a fluire spontaneamente    
domandando nuovamente a sé stessa come sarebbe finita la loro storia.

... vorrei capire perché la vita ci rende più fragili nelle tempeste
e con il passare degli anni sempre più sensibili ... "



Al ' An

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