Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

giovedì 17 settembre 2020

L'intervista imprevista

    L’intervista imprevista


Scendendo la scala mobile del Supermercato
si accorse subito che qualcosa non andava.
Il bancone per i premi a destra … le casse a sinistra … e dritto davanti a lei
( al posto dei cestini per la spesa finiti chissà dove )
vide due banchetti da giardino
su cui troneggiavano in mezzo ad un impero di scartoffie minacciose
due paffute signore.
 
Si avvicinò cautamente … constatando che i suoi sospetti erano fondati :
erano intervistatrici incaricate a qualche assurda ricerca di mercato
solitamente riguardanti argomenti tipo
 “ Quale tra questi tre colori di scatolette di yogurt le sembra più gradevole ?
Cercò immediatamente con lo sguardo un passaggio alternativo
ma le scaltre signore si erano posizionate nella strettoia.
Pensò :
« O rinuncio alla cena e stasera mangio crackers e maionese …
o affronto il destino di figlia dell’era dei consumi. Forse però …
se aspetto che qualcuno mi passi avanti
potrei approfittare della loro distrazione
e andare velocemente verso il reparto frutta e verdura. »
Le sembrò un’ottima strategia.
Si girò speranzosa
ma vedendo le espressioni delle persone che la seguivano
… e la ridicola lentezza del loro procedere …
capì di non aver avuto un’idea molto originale.
Era lei la vittima sacrificale.
 
Accettò il suo destino e si avvicinò con aria rassegnata alla paffuta signora
che l’accolse con uno smisurato sorriso e la frase di rito :
Buonasera signorina. Avrebbe 5 minuti per una ricerca di mercato ? “
Mentre si sedeva … con la coda dell’occhio
scorse 7/8 persone che si fiondavano verso il reparto verdure.
Non aveva mai desiderato così tanto
di poter essere nelle vicinanze di un cespo d’insalata.
Ma dato che ormai si era sacrificata
decise che valeva la pena porsi con atteggiamento positivo e che
… tutto sommato …
avrebbe potuto essere anche divertente.

Nome … cognome … dati vari … informativa sulla privacy ecc …
“ Lei vive da sola ? Nel senso, è responsabile dei propri acquisti ? “
« Si »
No, nel senso … senza genitori … parenti … conviventi ? “
 « Si »
“ No, ma cioè … lei sceglie autonomamente cosa comprare al supermercato ? ”

Pensò :  « Qua partiamo malissimo. »
Le rispose con un sorriso … pensando in realtà :
« Ma che … questa … mi vuole rompere quello che non ho ? »
D’accordo, allora cominciamo :
mi dica qualcosa su questa confezione di yogurt, le piace ?

« No »

L’intervistatrice la guardò male e cominciò a leggere le domande successive
ad una velocità sconcertante
( risposte da 1 a 5 come suggerito dai migliori manuali di marketing )
Lei cercò di tenere il passo
ma quando ne saltò una per respirare
si rese conto che l’altra non si fermava.
Incredibile ! Stava continuando comunque a compilare !!!
 
La domanda sorse spontanea nella mente di Patrizia :
« Ma se io non sto rispondendo …
cioè … lei legge le domande e si risponde da sola ???
Forse non se n’è accorta che sono rimasta indietro. »
 Decise quindi di vedere se se ne accorgesse e magari si fermasse.
Niente da fare. La signora continuò imperterrita.
« Fantastico - pensò - Questa ti ferma …
interrompe la tua quieta routine da scala mobile – cestino
corsie – casse - scala mobile … per poi compilarselo da sola ? »
Non sapeva bene cosa fare.
 
Da un certo punto di vista però le faceva comodo :
lei era molto veloce e poteva anche fare a meno di ascoltarla
ma alla fine il suo orgoglio di consumatrice ignorata
( amorevolmente coltivato da anni di mercoledì sera votati a Mi manda Raitre )
ebbe la meglio e … con cortesia e delicatezza
cercò di interromperla dalla sua trance mistica con l’improponibile confezione
degli yogurt che aveva di fronte.

La signora parve comprendere la sua perplessità e si ricompose
sfoderando una nuova immagine da far sezionare al suo ingenuo occhio
di semplice consumatrice.

“ Cosa mi dice di questo verde ? “
« Mi piace, è meglio dell’altro. »
La prego niente confronti. Cosa le piace di questo verde ?
« Mi sembra un verde naturale per lo meno non è fosforescente come l’altro ! »
“ Signorina, la prego, niente confronti.
E da 1 a 5 quanto questo yogurt le sembra un prodotto naturale e biologico ? ”

Patrizia … guardando le pesche disegnate sulla confezione
… che potevano benissimo essere due palle da basket …
ebbe la malaugurata idea di rispondere : « 2 »
La signora la guardò come fosse priva di svariate connessioni neuronali
e disse non senza una certa malcelata seccatura :
Ma come ? Si sta contraddicendo.
« E perché ? Non mi sembra uno yogurt naturale. Non lo faccio apposta. »
Ma mi ha appena detto che il verde le sembra un colore naturale.
Forse voleva dire 4.

« No guardi. Volevo dire proprio 2 »

La signora sembrò essere sul punto di avere una attacco di bile :
MA LEI MI HA DETTO CHE IL VERDE LE SEMBRAVA NATURALE.

Anche i cassieri cominciarono a girarsi preoccupati.
Patrizia iniziava sottilmente ad innervosirsi. Era una questione di principio.
« Senta …
il fatto che io trovi questo verde naturale rispetto all’altro che era fosforescente
non vuol dire che lo yogurt mi sembri altrettanto naturale. »
Signorina, niente confronti.
Si sentì amaramente pentita di non averglielo fatto compilare tutto prima
quando poteva starsene zitta e restare incolume.
Pensò : « Quando imparerò a starmene zitta sarà sempre troppo tardi.
In fondo a 1 km da casa Carrefour non è poi così lontano.
Saranno massimo 10 o 15 minuti a piedi. »
 
La discussione continuò per qualche minuto.
Cominciò a pensare
che se la signora non era morta per il precedente attacco di bile
si sarebbe alzata
e l’avrebbe strangolata con la sciarpa turchese elettrico che si ritrovava al collo.
Si senti un po’ presuntuosa
ma le sembrò che gli sguardi di tutti i cassieri e dei commessi
volessero comunicarle la loro solidarietà ed il loro supporto
per una così nobile iniziativa.

Finalmente il questionario sembrava volgere al termine
… e la signora …
spostò la sua mole imponente per omaggiarla per la cortese collaborazione.

Dopo ricerche che sembrarono infinite
quello che Patrizia aveva catalogato come
« … un insopportabile bignè turchese » si girò
lasciandole sul tavolo una borsetta di stoffa dal discutibile gusto estetico
( discutibile tanto per usare un eufemismo )
la cui inutilità commuoveva tanto era palese.

Si trattava di una di quelle cose orrende che una volta entrate in casa
si nascondono da qualche parte salvo poi vederle ricomparire periodicamente.
Una specie di scheletro nell’armadio di cui non c’è verso liberarsene.
Quasi certamente era una sorta di meccanismo psicologico difensivo
per cui … il consumatore medio
non può concepire di aver sopportato quanto detto
per una cosa non solo totalmente inutile
ma anche nociva per l’armonia estetica stessa di casa propria.

Così Patrizia … si rifiutò di buttare via il raccapricciante regalo
pensando fosse un peccato.
« Forse potrebbe sempre tornare utile. Forse. »
Insomma … oltre al danno … la beffa.

Si salutarono
( ia cortesia è pur sempre un valore fondamentale )
 
Patrizia si alzò e corse verso il reparto orto-frutta con borsa … giacca
e quell’orrendo omaggio in una mano
... da cui inevitabilmente scivolò per terra.
 
Dopo essersi fermata raccogliendolo rapidamente
si accorse che la signora arrivata un attimo prima di lei
… aveva agguantato l’ultimo cespo di lattuga rimasto.
 Roba da non credere !
 
Quella sera ripiegò su una pizza d’asporto vegana
immaginando l'appetitosa spaghettata cacio e pepe
... promessale per i giorni a venire ...
da condividere allegramente in compagnia.



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