Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

venerdì 16 luglio 2021

Società liquida e identità fluida

 Società liquida e identità fluida


La richiesta del Vaticano
di modificare il disegno di legge del piddino Zan sulla cosiddetta “ omotransfobia 
si presta a molteplici considerazioni.

Il cuore della questione, inutile nasconderselo, è Politico
e in quanto Politico, etico e filosofico.
L’oggetto del contendere è il soggetto per eccellenza :
qui si parla dell’identità dell’Essere umano, in altre parole cosa questo Essere sia.

Così ci paiono secondari, sia gli aspetti concernenti la revisione del Concordato
( sottoscritta nel 1984 tra Stato Italiano e Stato pontificio )
sia l’aspetto maldestro della legge Zan
- quello per cui, dietro alla foglia di fico della “ protezione dell’identità di genere ” -
si vorrebbe introdurre nell’ordinamento sanzioni penali per chi compia
atti di discriminazione fondati su sesso, genere
orientamento sessuale, identità di genere o disabilità ”.
Non che non sia rilevante l’aspetto giurisprudenziale
è che questo cela, ci perdoni Thomas Khun
un vero e proprio cambiamento di paradigma.
[...]
C’è da chiedersi ( caso da manuale della Finestra di Overton )
come si sia giunti a questo punto, attraverso quali progressivi passaggi
l’inconcepibile è diventato accettabile, quindi ragionevole, infine politicamente prescrittivo.
[...]
Siamo ad un passaggio epocale che mentre fa strame di tutto ciò che è tradizione
lascia il futuro in balia della più inquietante incertezza;
ciò che spiega quello che abbiamo chiamato punto di follia
l’abissale smarrimento esistenziale
un disagio che coinvolge tutte le sfere dell’umano vivere :
spirituale, materiale, culturale, psicologica, affettiva, emozionale.
Un passaggio di cui la vicenda gender è icastica metafora.



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