Propaganda
Una strategia che si replica da sempre
“ Ma la guerra nel mondo
aveva risvegliato l’interesse verso una vecchia forma di offesa e di difesa
la propaganda
cui da tempo immemorabile l’umanità aveva attribuito facoltà taumaturgiche
per galvanizzare gli spiriti depressi e sofferenti.
Se i nemici fossero stati dipinti come feroci e vigliacchi
violatori di vergini e mozzatori di mani di bambini, crudeli e stupidi
- questo era il nocciolo del calcolo astuto -
i soldati avrebbero combattuto meglio
e i civili avrebbero scagliato contro il nemico e non contro i governanti
le proprie maledizioni …
Anche la propaganda obbedisce alle sue leggi e la sua meccanica è irreversibile.
Non era facile, constatata l’inefficacia dell’esagerazione, far macchina indietro.
Bisognava quindi rincarare la dose e, ad ogni notizia incredibile
farne seguire una ancor più incredibile
sperando che una porzione della precedente potesse essere assimilata :
un processo senza fine, di cui non si riusciva ad intravedere l’evoluzione. ”
Isonzo 1917
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