Schiavitù volontaria
“ Il male non confessa mai di essere il male.
Continua imperturbabile a dare l’apparenza del bene.
È proprio come un partito politico totalitario :
vuole dominare ma parla solo di liberazione. "
Mente ma non smette di dichiarare la sua buona fede
e di trattare i suoi avversari come bugiardi.
e di trattare i suoi avversari come bugiardi.
Se vi prende tra le sue grinfie vuole distruggere la vostra anima :
quindi vi farà sputare su ciò che amate ( a cominciare da voi stessi )
vi isolerà, vi renderà dipendenti, vi farà paura, farà leva su ogni vostra debolezza
vi spingerà finalmente a disprezzare voi stessi.
quindi vi farà sputare su ciò che amate ( a cominciare da voi stessi )
vi isolerà, vi renderà dipendenti, vi farà paura, farà leva su ogni vostra debolezza
vi spingerà finalmente a disprezzare voi stessi.
Distruggerà in voi ogni stima di sé, di modo che non possiate più pensare liberamente.
La tirannia si esercita rivolgendo le anime contro se stesse.
Terrorizza, seduce, colpevolizza, compromette.
Terrorizza, seduce, colpevolizza, compromette.
Diffonde frustrazione ed odio, fa sputare su ciò che si ama o su ciò che si rispetta.
La tirannia organizza il disprezzo di sé.
Manifesta nel mondo l’ego di coloro che sono assoggettati.
Se fossimo davvero liberi, se non utilizzassimo mai la nostra energia per distruggerci
nessun potere farebbe presa su di noi.
Nessuno al di fuori di te ha autorità su di te.
La molla del potere è semplice :
con il tuo consenso, dirige la tua stessa energia contro di te.
“ Ho paura ” significa : “ Mi faccio paura ”
“ Sono sedotto ”significa : “ Mi seduco ” ... e così via.
“ Sono sedotto ”significa : “ Mi seduco ” ... e così via.
Tra le anime, ci sono le prede, i predatori
e coloro che, sottraendosi alla caccia, sono nell’amore.
e coloro che, sottraendosi alla caccia, sono nell’amore.
Le prede non si sentono completamente loro stesse.
Non occupano la pienezza della vita, non sono completamente presenti.
Non proteggono la loro mente e dunque la loro vita è esposta.
I predatori, loro, sono assetati della vita degli altri
al fine di nutrire il loro ego entrano nella mente delle loro prede
dalle crepe della loro presenza.
Inoltre assicurano il loro potere facendo delle loro vittime i loro propri nemici.
La zona morta, insensibile, la parte non protetta della sua mente
sigilla il destino della vittima.
sigilla il destino della vittima.
A partire da qui
occorre che la preda contribuisca alla propria anestesia
che l’inizio di necrosi attraverso il quale il parassita ha potuto entrare in lei
si estenda costantemente : ossessioni, narcisismo, paura, pigrizia, avidità
... “ bisogno d’identità ”.
E mentre si allarga la sua piaga, la vita dell’anima indebolita defluisce senza ritorno.
Una persona in preda ai veleni della ment
e fa lavorare gli altri alla soddisfazione delle proprie nevrosi.
e fa lavorare gli altri alla soddisfazione delle proprie nevrosi.
Utilizza la sua energia per alimentare i propri scenari nevrotici.
Ma ci sono sempre due responsabili del male : il parassita e colui che si lascia parassitare.
Anche lasciarsi parassitare è una nevrosi.
L’attivo ed il passivo sono le due facce del male, gli ego complementari.
L’ego del vampiro non può inserirsi che sull’ego della vittima.
Se questa non ostentasse la sua zona di debolezza, d’illusione, d’insensibilità
non si lascerebbe prendere.
Coloro che pensano che non hanno il diritto di vivere sono già morti a metà.
Certe persone sono inclini al potere o allo sfruttamento.
Sono i parassiti, i vampiri.
Altri, i dominati, i gentili, i dolci, sono parassitari dai primi.
Le due categorie di persone contribuiscono in parti uguali
alla perpetuazione ed alla propagazione della sofferenza.
Eppure è molto più facile per il parassitato che per il parassita liberarsi dalla sofferenza :
rimane il meno dipendente fra i due.
Ti fanno male solo perché hai prestato il fianco ai loro attacchi.
Se tu fossi rimasto completamente presente, se tu avessi vissuto in piena coscienza
non ti saresti esposto a questa sofferenza.
Non sei vittima, sei volontario.
Colui che ti trascina in una corrente di pensieri avvelenati
costui ti fa del male.
È lui o sei tu ?
Chi comanda la tua mente ?
- Pierre Lévy -
Fonte :
Il fuoco liberatore
Il fuoco liberatore
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