Suggerimento

Se hai ragione non hai bisogno di gridare.

S. Paolo : " Vagliate tutto e trattenete ciò che vale "
B. Pascal : " Sia il consenso della vostra ragione e non quella degli altri che vi conduca a credere "
T. de Chardin : Basta che la Verità appaia una sola volta, in una sola mente, perché nulla possa più impedire d'invadere tutto e d'incendiare tutto "
Di mio sento solo di aggiungere che : la Verità non necessita di essere sostenuta da proselitismo ... bensì ... essere semplicemente enunciata e testimoniata.
Essa è sempre coerente con sé stessa e trova per sua stessa natura quale sia il modo più opportuno e la circostanza più adatta per rivelarsi.
E' solo questione di tempo.

Da considerare anche che, una volta conosciuta, la Verità rende sicuramente liberi, ma, in alcune circostanze, niente affatto sicuri.

SAPERE AUDE !

ET SI OMNES EGO NON

Testo scorrevole

► Solo chi porta in sé l’Impronta si riconoscerà a vicenda. Segno lampante d’identificazione lasciato dalle cicatrici del Passato.

sabato 20 agosto 2022

Rapporto uomo e divinità

Rapporto uomo e divinità

Confronto culturale

Cultura ebraico-cristiana

Dopo questi fatti, iddio volle mettere alla prova Abramo e lo chiamò : "Abramo ! "
Egli gli rispose : " Eccomi ! "
E dio gli disse :
" Orsù, prendi tuo figlio, l'unico che hai e che tanto ami, Isacco,
e va nel territorio di Moria, e lì offrilo in olocausto sopra un monte che io ti mostrerò
.
"
Si alzò Abramo di buon mattino, mise il basto al suo asino,
prese con sé due servi e Isacco, suo figlio, spezzò la legna per l'olocausto
e partì verso il luogo che dio gli aveva detto.
Il terzo giorno, Abramo alzò gli occhi,
vide da lontano quel monte, e disse ai suoi servi :
" Rimanete qui con l'asino; io e il fanciullo andremo fin lassù;
adoreremo e poi ritorneremo da voi.
"

Abramo quindi prese la legna dell'olocausto e la caricò sulle spalle di Isacco, suo figlio;
prese poi in mano il fuoco e il coltello e s'incamminarono tutte e due insieme.
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Allora Isacco si rivolse a suo padre Abramo e disse : " Padre mio ! "
Egli rispose : " Eccomi, figlio mio. "
" Ecco il fuoco e la legna; soggiunse Isacco, ma l'agnello per l'olocausto dov'è ? "
Abramo rispose : " Iddio si provvederà l'agnello per l'olocausto, figlio mio."
E continuarono assieme il viaggio.

Giunti sul luogo che dio gli aveva indicato, Abramo vi costruì un altare e accomodò la legna;
legò poi Isacco, suo figlio, e lo mise sull'altare sopra la legna.
Stese quindi la mano e prese il coltello per scannare suo figlio.
Ma l'angelo del signore gli gridò dal cielo : " Abramo ! Abramo ! "
Egli rispose : " Eccomi ! "
Allora l'angelo gli disse :
" Non mettere le mani addosso al fanciullo e non gli fare alcun male :
ora conosco che tu temi iddio, perché non mi hai negato il tuo figlio, il tuo unigenito.
"
Abramo alzati gli occhi,
vide poco lontano un montone che era rimasto con le corna intricate in un cespuglio :
andò a prenderlo e lo offrì in olocausto in luogo del figlio.
Abramo chiamò quel luogo col nome : " Il signore provvede "
e perciò anche oggi si dice : " Sul monte il signore provvederà. "

Genesi 22, 1-14


Cultura greco-romana

Che cosa facessero, liberi dai legami, quali formule magiche pronunciassero,
con quale arte traessero Giove dalle sedi 
celesti,
è vietato all'uomo sapere.
Dirò quel che è concesso 
e che può essere svelato dal pio labbro del poeta.
Ti attirarono giù dal cielo, o Giove;
perciò i posteri 
ti celebrano ancor oggi col nome di Elicio.
Si sa che tremò la cima del bosco Aventino,
il suolo s'infossò gravato dal peso di Giove :
il cuore del re ha un soprassalto,
gli fugge il sangue 
da tutto il corpo, e i capelli gli si drizzano sul capo.
Come riprese spirito : " Re e padre degli Dèi del cielo "
- disse -
" se ho sempre toccato i tuoi altari con mani pure,
se anche la mia richiesta è avanzata con lingua pia,
dammi sicuri insegnamenti per scongiurare i fulmini."
Giove assentì alla preghiera, ma celò il vero con oscura perifrasi,
e atterrì Numa con ambigue parole :
" Taglia una testa ", disse. " Obbedirò ", fu la risposta.
" Dovrò tagliare una cipolla cavata dal mio orto. "
Giove precisò : " Di uomo." " La cima dei capelli ", disse il re.
Ma Giove chiede una vita; e Numa dice : " Di pesce."
Giove sorrise, e soggiunse :
" Con questi mezzi cerca 
di scongiurare i miei dardi,
o uomo non indegno del colloquio con gli Dèi.
Ma quando il dio del Cinto [ Febo-Apollo- Sole ] domani avrà mostrato l'intero suo disco,
io ti darò sicura garanzia della tua sovranità."

- Ovidio -
I Fasti 3, 323-346


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